I cittadini in corteo contro l’antenna

di Antonio Taglialatela

No all'Antenna!TEVEROLA. Era dai tempi della protesta per la centrale termoelettrica che a Teverola non si vedeva una manifestazione come quella organizzata ieri dai cittadini a difesa dei propri diritti sulla salute.

Centinaia di persone in corteo, tra cui molte donne e bambini, sono scese in strada per dire “no” all’installazione dell’antenna che la Tim sta posizionando nel rione Marco Polo, sul tetto di una proprietà privata situata in via Leopardi, di proprietà della famiglia Schiavone, nei pressi del circolo “Madonna dell’Arco” e del monumento a Padre Pio. Il corteo è partito proprio da via Leopardi, si è spostato per le strade principali del paese, attraversando via Marco Polo, via Garibaldi per poi recarsi in audizione dal primo cittadino Biagio Lusini, il quale ha ricevuto una delegazione, ed ha illustrato la posizione dell’amministrazione sulla vicenda iniziata qualche anno fa, quando il Comune di Teverola si oppose alla richiesta di installazione dell’impianto presentata dalla Tim, No all'Antenna!rivolgendosi al Tar Campania che, però, come dicevamo l’altro giorno, ha respinto di recente il ricorso. All’audizione era presente anche il consigliere di opposizione Raffaele Improta, invitato da alcuni cittadini residenti del rione, il quale – facendo riferimento alla conferenza di servizi tra Comune e gestori telefonici in cui si era stabilito che gli stessi gestori dovevano comunicare all’amministrazione il proprio fabbisogno per avere una copertura ottimale del servizio – ha evidenziato che il Comune doveva adoperarsi per trovare una dislocazione idonea dell’antenna, così da evitare scontri con la popolazione. E sempre ieri, in serata, c’è stato un altro incontro tra amministrazione e cittadini, tra questi anche alcuni portatori di pacemaker che hanno esibito e protocollato i rispettivi certificati medici. Era presente il consigliere di maggioranza Crescenzo Salve, il quale ha garantito che il Comune si adopererà con ogni mezzo per evitare l’installazione dell’antenna. Potrebbe anche essere convocata una seduta straordinaria del consiglio comunale in cui si andrebbe a deliberare il parere negativo dell’assise contro il ripetitore.

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