Monitoraggio in rete contro “orgoglio pedofilo”

di Redazione

56 denuncie nell'ambito di pedofilia on-lineMILANO. “Telefono Arcobaleno”, coinvolto in prima linea nelle azioni di contrasto alla pedofilia sul web, nella giornata mondiale indetta dalla comunità pedofila, ha condotto un’operazione internazionale contro la “pedofilia culturale”, sfociata con la presentazione di 56 denunce.

Il monitoraggio ha consentito a Telefono Arcobaleno di effettuare una mappatura dei principali siti internet con diretti, chiari ed espliciti contenuti di diffusione della “cultura” pedofila, i quali non nascondono l’intento di ottenere la “normalizzazione” del comportamento pedofilo (alcuni di questi siti sono attivi dal decennio scorso). “Non c’è nessun orgoglio nella pedofilia”, – dichiara Giovanni Arena, presidente di Telefono Arcobaleno,“non ci può essere una giornata rivolta a questo fenomeno che non venga dedicata a combatterlo con tutti gli strumenti che oggi abbiamo a disposizione. Per questo motivo con i professionisti informatici di Telefono Arcobaleno abbiamo deciso di fare una sessione speciale di monitoraggio concentrata sui siti di pedofilia culturale”. Per moltissimi pedofili neofiti della grande rete, questi siti hanno rappresentato e rappresentano sia No Pedofiliala porta di entrata al mondo della pedofilia online (attraverso le ricchissime raccolte di link pedofili), sia un “nido” psicologico in cui trovare supporto e accesso alle attività virtuali e reali. Nel commentare i risultati dell’operazione internazionale, il presidente Arena, parla dell’esistenza di una vera e propria “connection”, ovvero di una forte relazione di reciproco supporto e promozione, esistente tra diversi siti pedofili. La “connection” è ora nella mani della Magistratura che ha ricevuto le 56 denunce di Telefono Arcobaleno. Sarà necessaria una seria e concreta cooperazione internazionale per adottare provvedimenti efficaci. “Da pericolosi siti come questi, all’interno dei quali si trovano le giustificazioni teoriche alla pratica della pedofilia, è facile entrare in siti di vera e propria pedo-pornografia”, afferma Arena, che conclude: “Sono siti illegali, dove lo sfruttamento sessuale di bambini sempre più piccoli è finalizzato alla produzione di materiale pornografico”. I dati risultanti dalla quotidiana attività di monitoraggio della pedofilia online operata da Telefono Arcobaleno in questi primi mesi del 2007 rivelano che i Paesi europei sono quelli di primario “appoggio” per l’host di siti pedopornografici. Germania, Russia e Olanda ospitano oltre la metà di tutta la pedofilia mondiale, laddove l’Olanda è la capitale internazionale della pedo-cultura mentre San Pietroburgo è l’epicentro mondiale del pedo-business, ovvero del traffico commerciale della pornografia infantile. Dal 1 gennaio 2007, Telefono Arcobaleno ha fatto 11.775 segnalazioni concernenti la pedofilia online, con un tasso di crescita assai preoccupante.

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