Fidel Castro riappare in tv

di Antonio Taglialatela

Fidel CastroL’AVANA (CUBA). Dopo dieci mesi dall’intervento chirurgico subito all’intestino, che lo aveva costretto a delegare il potere al fratello Raul, Fidel Castro ritorna in televisione e, con tono ironico, afferma in un’intervista di essere “Un maestro en retiro”, ossia “Un saggio in pensione”.

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Registrata lunedì nel luogo segreto in cui il lider maximo trascorre la convalescenza, l’intervista, durata circa un’ora, è stata mandata in onda nel tardo pomeriggio di ieri dal programma televisivo ‘Mesa Redonda’ e ripresa contemporaneamente da tutti i media radiofonici dell’isola. Con addosso l’ormai abituale tuta sportiva della nazionale olimpica cubana, seduto su una poltrona di vimini, come il suo intervistatore Nandy Alonso, l’81enne Fidel (compie gli anni il prossimo agosto) è apparso in condizioni migliori rispetto ad alcuni filmati precedenti, con un tono di voce chiaro, anche se un pò affannato e interrotto da qualche silenzio. Nessun accenno ad un suo eventuale ritorno al potere. Tra gli argomenti, il colloquio tenuto sabato scorso con il segretario generale del partito comunista del Vietnam, Nong Duc Manh, e poi i “successi” del Paese asiatico, descritti nei dettagli, ai quali Fidel ha dedicato oltre 40 minuti d’intervista, ricordando una visita che compì nel 1973 durante la guerra con gli Usa, “quando le bombe a grappolo cadevano fitte”. L’intervistatore gli ha poi chiesto delle sue condizioni di salute. “Faccio quello che devo fare. Non esiste nessun segreto di stato in proposito”, ha risposto Fidel, sottolineando che “per un essere umano i pericoli sono sempre in agguato” e ironizzando sul fatto che sta “migliorando” la sua miopia, per cui si sente “ringiovanito”. Il lider maximo ha poi detto si seguire le vicende mondiali attraverso la tv satellitare e, a tal proposito, ha commentato gli incidenti verificatisi in Germania in occasione del vertice del G8: “Una bella accoglienza, ancora prima che quel signore arrivasse”. Il riferimento, ovviamente, era per il presidente americano George Bush. Si è chiesto “se un mondo siffatto è governabile?” e ha detto che “la gente ha ormai cominciato a prendere coscienza sulla difficoltà di vivere”. E sempre riferendosi agli Usa: “Non c’è nulla di proibito per chi esercita la tirannide mondiale”. Non è mancato un accenno al tema dei biocombustibili, oggetto di 14 editoriali da lui scritti su “Granma”. “E’ veramente orribile che gli alimenti vengano utilizzati come materie prime”. Infine, chiedendo scusa per “essere stato noioso”, ha assicurato che continuerà a scrivere le sue riflessioni su “Granma” e di essere disposto ad un’altra intervista.

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