Agguato in video a Scampia, che abbaglio!

di Redazione

Scampia Un abbaglio colossale quello preso nei giorni scorsi da alcuni quotidiani, come il Roma e La Padania, oltre a numerosi siti web, che hanno fatto passare una semplice scena di un film come un “reality di camorra”.

il quartiere ScampiaSul portale Youtube era apparso un piccolo filmato, “Killing in Scampia”, che riproduceva un agguato nelle Vele della 167, commesso da due sicari a bordo di una moto. Apriti cielo! Una moto con due persone a bordo si avvicina a un gruppo di giovani che stanno chiacchierando ai bordi di un parchetto, neanche il tempo di capire cosa stia succedendo che il passeggero della moto estrae una pistola e spara. Un copione noto nelle zone periferiche di Napoli, dove le guerra di camorra fanno almeno una vittima al giorno, ma che raramente si è visto su uno schermo così, “nudo e crudo”. E invece su Youtube, il sito che raccoglie video amatoriali da tutto il mondo, questo copione è diventato visibile a tutti”, scriveva il 2 giugno “La Padania”, quotidiano della Lega Nord, tracciando in seguito il “terribile” scenario: “Le scene raccapriccianti proseguono con un avvertimento a «Tonino» («la vittima») e poi con una serie di spari.

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Non si è ancora riusciti a risalire all’episodio in questione. Nessuno dei luoghi in cui sono state uccise delle persone di nome Antonio, dal 2003 fino a oggi, corrisponde a quello del video. A questo però si potrebbe obiettare che, se non risultano omicidi così, quello ripreso potrebbe in realtà essere un ferimento. L’altro dubbio: come faceva il “regista” a conoscere esattamente luogo, modalità e orario dell’agguato? La risposta più probabile qui è una sola: chi ha ripreso la scena è un complice dei killer e cioè, nel linguaggio della camorra, uno ‘specchiettista’, colui che tiene d’occhio la vittima e avvisa i sicari dei suoi spostamenti. Per questo non è escluso che, nelle prossime ore, le forze dell’ordine possano acquisire il video su richiesta della magistratura e poter risalire così alla persona che lo ha inserito sul sito”. Ebbene, come dicevamo, il video non era altro che una scena (o meglio, una “storia”) del film “Sei storie brevi”, opera del regista Matteo Garrone, tratta dal libro “Gomorra” di Roberto Saviano. Alcuni “ficcanaso”, infatti, muniti di videofonini, hanno filmato una serie di scene all’esterno del set, inviandole a Youtube. In realtà, che sia la scena di un film, o comunque la simulazione di un agguato, lo si capisce benissimo guardando il video in questione, dal momento che si possono udire le risate dei ragazzi che stanno filmando. Dispiace che dal Roma e da La Padania non se ne siano accorti ed abbiano immediatamente gridato allo “scandalo”.

Altre scene del film

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