CASTELVOLTURNO. Si è tenuta nei giorni scorsi, presso il Centro Servizi del Volontariato “Cantieri di Gratuità” al Viale Mellusi, la II tavola rotonda dal titolo “Territorio e Immigrazione – Sperimentazione ed individuazione di buone prassi territoriali” organizzata dal Centro Occupabilità Femminile del Comune.
Giancamillo Trani, coordinatore Area Immigrazione Caritas Campania, stupito per i traguardi raggiunti ha illustrato “L’immigrazione in Campania”. “Oggi il territorio campano registra una presenza di cittadini stranieri pari al 45,7%
delle presenze complessive nel Meridione d’Italia. La situazione in Campania è napolicentrica, perchè la provincia partenopea annovera ben il 54,8% delle presenze complessive in regione con circa 40.000 immigrati. Seguono Caserta con il 19,7%, Salerno con il 16,7%, Avellino con il 6,5% e, infine, Benevento con il 2,3%. Sono ben 156 le nazionalità rappresentate nel campione campano con una netta supremazia dei Paesi dell’Europa Centro. A Castelvolturno, invece, 15mila autoctoni convivono con 18mila immigrati in prevalenza africani. Degrado, immondizia, sporcizia, contraddistinguono il quotidiano di troppe persone: non è facile esigere decoro sociale da chi non si vede riconosciuta alcuna dignità! È fondamentale la mediazione culturale come strumento di integrazione nonché il trasferimento di competenze agli enti locali. In Campania sarebbe auspicabile una nuova legge regionale sull’immigrazione (questa in vigore risale al 1994) più consona ai tempi e ai mutati scenari del fenomeno migratorio”. Ha chiuso l’incontro Eleonora Cavallaro presidente Acli Regione Campania con la relazione dal titolo “Politiche delle Acli per l’immigrazione”. “Nel nostro centro cerchiamo di offrire numerosi servizi di patronato agli immigrati. Bisognerebbe intervenire anche nel settore dei servizi sanitari e favorire la realizzazione di progetti mediante più cospicui finanziamenti.
