Dipendenti senza paga sit-in Geoeco

di Redazione

Geo EcoAVERSA. Da domani incroceranno le braccia per protestare contro la gestione bipartisan della GeoEco in nome della sicurezza sul posto di lavoro e del rispetto delle regole contrattuali.

Geo Eco«I dipendenti della GeoEco faranno sentire le loro ragioni con un sit-in davanti alla sede della società a Teverola, ma dopo l’orario di lavoro- spiega Ernesto Rascato, del sindacato di base Flaica Cub-.Questa è l’espressione della serietà dei lavoratori che non vogliono creare ulteriori difficoltà ai cittadini mentre si cerca, con ogni sforzo, di fronteggiare l’emergenza rifiuti». I dipendenti del Consorzio Ce2, lamentano ritardi nel pagamento degli stipendi e della quattordicesima mensilità che doveva essere corrisposta già a metà Giugno. «Si assiste a sprechi continui da parte della società, a partire dalla presenza di undici consiglieri, rispetto ai tre che dovrebbero sedere nel Cda, così come previsto dalla legge per gli enti strumentali, per arrivare a consulenza pagate profumatamente, mentre i lavoratori faticano ad arrivare a fine mese», continua Rascato. Sul banco degli imputati, oltre ai problemi legati agli stipendi, la questione sicurezza. Parco macchine ridotto e inadeguato, mancanza di guanti e di tute estive, i disagi maggiormente segnalati dai lavoratori. «È impensabile che si lavori in queste condizioni, soprattutto tenuto presente i tipi di rifiuti che vengono illegalmente sversati nelle nostre strade, a partire dai pellami che, trattati chimicamente, vengono bruciati e risultano fortemente cancerogeni. Il problema della sicurezza, come i continui richiami del Presidente della Repubblica, Napolitano e del Presidente della Camera Bertinotti evidenziano, è questione di cruciale importanza, rispetto alla quale i nostri amministratori che siedono nel Cda del Consorzio Ce2 non possono fare spallucce». I disagi segnalati dai lavoratori si assommano a quelli affrontati tutti i giorni dalla popolazione, costretta non solo a fronteggiare un’emergenza pluridecennale, tanto che pure usare il termine emergenza risulta paradossale, ma anche a fare i conti con strade sempre più sporche. I limiti del contratto stipulato dall’amministrazione comunale con la GeoEco sono sotto gli occhi di tutti, tanto da spingere lo stesso sindaco Ciaramella a ribadire più volte durante la campagna elettorale, la necessità di rivederne i termini. In primo luogo per estendere a tutta la città il sistema della differenziata, che attualmente realizzata solo nelle aree di periferia, con percentuali abbondantemente al di sotto di quel 35 %, requisito minimo stabilito per legge, ha dato risultati poco soddisfacenti. Dall’altro, la sempre più evidente incuria in cui versano le strade aversane, impone di incrementare il servizio di ramazza attualmente insufficiente.

Il Mattino

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