Vasta operazione anti pedofilia on-line

di Redazione

Vasta operazione del Nucleo Investigativo TelematicoMILANO. Ancora una denuncia di Telefono Arcobaleno all’origine della vasta operazione condotta dal NIT (Nucleo Investigativo Telematico) e coordinata dal Procuratore della Repubblica aggiunto di Siracusa Giuseppe Toscano e dal Sostituto Andrea Palmieri.

Telefono ArcobalenoIl Nucleo Investigativo Telematico, oggi in Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Lombardia, Toscana, Marche, Lazio e Sicilia, è impegnato nella vasta operazione contro la pedofilia e il reato di divulgazione di materiale pedopornografico soprannominata “Contro l’Oscurità”. Grazie a due circostanziate denunce dei professionisti informatici di Telefono Arcobaleno, l’operazione ha permesso di scoprire un traffico tutto italiano di filmati pedofili di tipo artigianale, che coinvolgeva bambine in tenera età di cinque o sei anni. I tecnici di Telefono Arcobaleno sono riusciti, grazie alla loro costante opera di monitoraggio del web, a individuare un canale parallelo di smistamento dei materiali illegali, che non si avvaleva dei consueti server informatici, ma utilizzava, per la diffusione dei filmati sul web, una rete di computer privati. Lo scambio delle informazioni fra gli aderenti alla rete era assicurato tramite un sito internet, significativamente chiamato “l’oscurità”, il cui indirizzo variava continuamente per sfuggire ai controlli. Nell’abitazione degli indagati, sono stati trovati computer accesi, anche di notte, veri e propri server per la diffusione di film pedofili, con sequenze di abusi commessi in danno di bambine molto piccole. “Il Business pedofilo oggi coinvolge a pieno titolo il nostro Paese e ha un tasso di crescita pari a quello di internet”, dichiara Giovanni Arena, Presidente di Telefono Arcobaleno. “Dalla mappatura costante del fenomeno, realizzata da Telefono Arcobaleno 365 giorni all’anno, numerosi risultano essere i clienti italiani e diversi i ‘casi nostrani’ nello scenario della comunità pedofilia internazionale”. I dati diffusi oggi dal N.I.T (Nucleo Investigativo Telematico) a seguito dell’ultima operazione antipedofilia parlano di 641 perquisizioni domiciliari e di oltre 700 persone indagate in pochi anni nel nostro Paese. “Dati che invitano ad una riflessione attenta sull’evoluzione continua della pedofilia in internet e sul ruolo che ciascun soggetto (legislatore, istituzioni, polizie, provider, associazioni specializzate) è chiamato a svolgere, oltre a mettere in luce il dovere di intensificare la vigilanza in questa direzione, con particolare attenzione a evitare ritardi, latenze, omissioni, indecisioni, inerzie i cui costi per le bambine e i bambini coinvolti sono ancora tanto alti da risultare realmente incalcolabili”, sottolinea Arena. Nell’ultimo rapporto diffuso lo scorso 9 maggio, Telefono Arcobaleno denuncia il persistente ritardo di alcune legislazioni nazionali che in tema di pedofilia on line ancora non consentono interventi efficaci con riguardo, in particolare, alla divulgazione di materiali pedofili e pedo-pornografici considerati “minori” (foto malicious, disegni, e strisce). Molte modelle bambine, all’interno delle foto malicious, sono le stesse che si ritrovano riprese in immagini pedo-hard. Questi siti vengono ospitati per lo più in Russia, Usa e Germania.

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