Indennizzi Rca, D”Agata (IdV) chiede discussione parlamentare

di Redazione

R.C.A.ROMA. Nuove ombre sull’indennizzo diretto in materia R.C.A., anche in Parlamento: approvato un emendamento che, con le opportune migliorie ed integrazioni, potrebbe aprire nuovi scenari per il diritto alla difesa ed assistenza professionale del danneggiato.

Giovanni D'AgataIl Componente Nazionale del Dipartimento Tematico “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori, Giovanni D’Agata e l’esperto d’infortunistica stradale Stefano Mannacio chiedono una seria discussione della proposta di legge n. 1853 dell’on. Belisario per l’abolizione della nuova procedura.

IL COMUNICATO INVIATO DA GIOVANNI D’AGATA

A distanza di oltre quattro mesi dall’esecuzione della nuova procedura d’indennizzo diretto in materia R.C.A., introdotta dagli artt. 149 e 150 del decreto legislativo 2 settembre 2005, n. 209 (Codice delle Assicurazioni) ed attuato con il D.P.R. 254/2006, numerose ombre vengono proiettate anche in Parlamento sulla nuova procedura che vanno ad alimentare e confermare le copiose polemiche dei mesi immediatamente precedenti e successivi alla sua introduzione. E’ noto a tutti gli addetti del settore che ben tre proposte di legge sono state presentate per l’abolizione totale della procedura o per prevederne la sua facoltatività, nonché numerosi emendamenti tutti volti al precipuo scopo di garantire il diritto di difesa dei danneggiati, mestamente mortificato dalla procedura. Di recente, infatti, seppur respinti o ritirati tutti gli emendamenti al Progetto di Legge 2272-bis, presentati in sede di discussione avanti alla X Commissione Attività Produttive della Camera, e volti tutti al riconoscimento delle spese di consulenza ed assistenza professionale, è, invece, stato approvato un emendamento, dal contenuto contraddittorio, che prevede che “All’articolo 150, comma 1, del decreto legislativo 2 settembre 2005, n. 209, sono apportate le seguenti modificazioni: a) alla lettera d), in fine, sono aggiunte le seguenti parole: «, ivi comprese le spese sostenute dal danneggiato per assistenza legale o consulenza professionale»”. Nessuna aspettativa di ripristino immediato del giusto diritto al riconoscimento delle spese di assistenza professionale in favore dei danneggiati in caso di risarcimento diretto quindi, ma un tentativo, magari contraddittorio, di andare verso la giusta direzione. Tale emendamento costituisce, infatti, un’ulteriore riprova della confusione e della lesione del diritto alla difesa dei danneggiati generata dall’introduzione della procedura, che come è tristemente noto, non ha ancora apportato, – semmai potrebbe apportare – ,dati ministeriali alla mano, quei benefici in termini di riduzione delle tariffe assicurative. Per questi motivi, il Componente Nazionale del Dipartimento Tematico “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori, Giovanni D’Agata e l’esperto d’infortunistica stradale Stefano Mannacio ritengono necessaria e chiedono un’immediata e seria discussione in sede Parlamentare, anche congiunta, delle proposte di legge volte all’abrogazione totale della procedura ed in particolare della proposta di legge n. 1853 dell’on. Felice Belisario, anche al fine di sensibilizzare il Governo su questa grave questione che vede coinvolti milioni di danneggiati (indifesi) e l’attuale rischio di perdite di migliaia di posti di lavoro nel settore degli esperti d’infortunistica e dei dipendenti dei servizi di liquidazione dei danni delle Compagnie d’assicurazione.

Lecce, 23 maggio 2007

Il Componente Nazionale del
Dipartimento Tematico “Tutela del Consumatore”
Italia dei Valori
Giovanni D’Agata

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