La manifestazione pro Dico: una caciara anticlericale

di Antonio Taglialatela

la manifestazione di sabatoROMA. “Nessuna condanna per le convivenze, è inaccettabile invece creare un nuovo soggetto di diritto pubblico che si veda assegnati diritti e tutele in analogia alla famiglia”. Lo afferma il neo presidente della Cei (Comunità Episcopale Italiana), l’Arcivescovo Angelo Bagnasco, …

Angelo Bagnasco…il quale, com’era nelle previsioni, continua la battaglia ai Dico (unioni di fatto) avviata dal suo predecessore Camillo Ruini. “Quelli tra Stato e Chiesa – aggiunge Bagnasco – sono rapporti dinamici. L’importante è che tutto questo dinamismo si svolga all’interno di un reciproco riconoscimento, di un reciproco rispetto, senza pregiudizi da nessuna parte e senza caccia alle streghe, in modo che ognuno possa veramente offrire a tutti, nell’assoluta benevolenza e, nel contempo, nell’assoluta chiarezza, con serenità, la ricchezza del proprio cuore e della propria intelligenza, del proprio vissuto”. Attraverso il quotidiano dei Vescovi, “Avvenire”, il presidente della Cei ha anche condannato “i politici che cercano il consenso rincorrendo alcuni aspetti parziali della società si allontanano dalla gente e dalla stessa idea del bene di tutti, oggi centrata sui grandi temi etici. La politica ha come scopo il bene comune, non la manifestazione di sabatol’inseguimento dei desideri”. Per Bagnasco, molti diritti che oggi invocano le coppie di fatto sono già garantiti dal diritto privato, pertanto basterebbero solo alcune modifiche al Codice Civile. “Una soluzione, questa, rifiutata perché vi è interesse a creare un nuovo soggetto alternativo in nome di una pretesa ideologica”, ha detto l’Arcivescovo, che critica duramente la manifestazione di sabato a favore dei Dico dove ci sono stati slogan contro il Papa e il cardinale Ruini. “Una caciara anticlericale”, ha scritto l’Avvenire.

Sull’argomento leggi anche:

Bagnasco sostituisce Ruini e la battaglia ai Dico continua

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
RedazioneWhatsappWhatsApp
Condividi con un amico