Espropri Impreco, placet di Bassolino, i proprietari insorgono

di Antonio Taglialatela

gli stabilimenti ImprecoGRICIGNANO. Il presidente della Regione Campania dà il via definitivo agli espropri per il Polo Tessile Impreco, fissando le indennità attorno ai 4 euro al metro quadro. I proprietari annunciano ricorso al Tar, mentre la Commissione Consiliare ritiene “decaduto” l’accordo stipulato nel 2003 con l’Impreco.

Antonio BassolinoDopo qualche settimana di silenzio torna a tenere banco la questione del Polo della Moda “Impreco”. Il presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, con decreto n.89 approvato il 12 marzo scorso e pubblicato sul Burc il 19 marzo, ha dato il via libera agli espropri definitivi, autorizzando lo svincolo delle somme (depositate dal consorzio Asi di Caserta presso la Cassa depositi e prestiti) necessarie per il pagamento delle indennità di esproprio ai proprietari dei fondi. Gli importi previsti dal decreto si aggirano attorno ai 4 euro al metro quadrato, cifra a cui i proprietari gricignanesi si stanno opponendo da anni poiché relativa a “valori agricoli” mentre i lotti di terreno si trovano in una zona industriale. Ecco perché i proprietari sono intenzionati ad impugnare il decreto dinanzi al Tar, aprendo un secondo contenzioso che si aggiunge a quello iniziato 6 anni fa, riguardo la legittimità della procedura espropriativa, e da quattro anni bloccato presso la Corte Costituzionale che, su richiesta del Consiglio di Stato, deve valutare la costituzionalità di due leggi regionali che negli anni hanno prorogato il Piano Regolatore Asi, ritenuto dai proprietari scaduto dal 1980. Inoltre, c’è da considerare l’inadempienza dell’Impreco circa l’accordo stipulato nel 2003 con l’amministrazione comunale, che prevedeva l’assegnazione ai proprietari di 20 euro al metro quadrato in cambio del rilascio delle concessioni edilizie, riservando comunque a coloro che non erano interessati a quella cifra di continuare il contenzioso giudiziario. Il Comune rispettò l’accordo, rilasciando le autorizzazioni a costruire (alcune il presidente della Commissione, Antimo Verde già da tempo scadute), l’Impreco invece, ai pochi proprietari che accettarono i 20 euro, elargì solo il 50% dell’importo e da allora non è mai stato saldato il conto. A gennaio di quest’anno, ricordiamo, il Comune ha istituto una commissione consiliare speciale per la problematica Impreco, composta dal consigliere di opposizione Antimo Verde, dal vicesindaco Francescantonio Russo, dal consigliere di maggioranza Luigi Autiero e dal tecnico Pasquale Papa. La commissione, lo scorso 18 gennaio, ha incontrato una delegazione dell’Impreco per cercare di addivenire ad un accordo bonario ma, dopo quella riunione, il consorzio non ha dato più notizie. Oggi, anche dinanzi al decreto di Bassolino, la commissione ritiene pertanto decaduto l’accordo del 2003 perché disatteso dall’Impreco e, in una comunicazione inviata ieri mattina, ha chiesto all’amministrazione comunale di prendere atto della situazione e indicare alla stessa commissione le nuove direttive da intraprendere.

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