Ventre (FI) attacca Prodi e il centrosinistra

di Antonio Taglialatela

Riccardo VentreL’eurodeputato di Forza Italia e consigliere al Comune di Caserta, Riccardo Ventre, si esprime sulla crisi che sta investendo il governo Prodi.

FIAncora non conosciamo l’esito finale, nonostante le decisioni del Capo dello Stato, e quindi aspettiamo gli eventi per poterli commentare, ma una cosa è certa, a cominciare da Prodi: occorrerebbero scuse formali a tutto il popolo italiano per l’inganno perpetrato. Dopo solo nove mesi dall’insediamento il Governo è stato battuto per la terza volta, mostrando così il suo vero volto e quindi la sua essenza: un cartello elettorale e non una coalizione politica. La differenza è notevole in quanto il cartello è stato costituito da partiti e partitini aggregatisi solo per conquistare il potere. Ma, all’interno dello stesso, le varie ideologie, si sono scontrate fra di loro e, pur di restare al potere, la parte centrista è stata schiacciata dalla sinistra radicale che ha così preso il sopravvento anche se costituita, numericamente, da poche persone. Del resto sono ormai mesi che assistiamo a manifestazioni in piazza contro Prodi ed il suo governo e queste manifestazioni sono diventate con il tempo sempre più strane in quanto ad alcune di esse a parteciparvi sono stati anche i segretari dei partiti che, teoricamente, appoggiano il governo ed hanno ministri al suo interno. Paradossale quindi il tutto, cose che accadono solo in Italia ma che mettono alla berlina la nazione tutta di fronte al mondo intero nel quale il Paese si vuole e deve confrontare. Hanno condotto una campagna elettorale menzognera e poiché le bugie hanno le gambe corte, oggi ci troviamo nella situazione che tutti conosciamo. In questo lasso di tempo ho sempre sperato che la dignità dei singoli parlamentari eletti avesse il sopravvento, e così finalmente è stato e questo non perché io sia in linea con le idee di costoro ma perché costoro hanno avuto il voto proprio perché portatori di determinate ideologie che, nel rispetto degli elettori, vanno mantenute. Ed ecco allora che di fronte a tali valori, ripeto diversi dai miei, viene fuori la vera natura del governo e quindi è confermata, se mai ce ne fosse bisogno, l’esistenza del cartello elettorale cui prima facevo riferimento. Hanno Riccardo Ventreingannato la metà degli elettori e si sono comportati, fin da subito, come i padroni del vascello, occupando tutto l’occupabile, rifiutando con arroganza l’evidenza e quindi la necessità di un governo di larghe intese all’indomani del voto. Oggi, pur di rimanere al potere contano i voti al Senato, contattando singoli senatori. Ma può un governo mantenersi in bilico e sperare che in sede di voto ogni singolo senatore sia sempre là, magari anche con la febbre? Ancora una volta il tutto assume i colori del grottesco. Ma ciò che più preme sono le conseguenze, negative per la nazione. Quando non c’è la politica che tiene uniti ma la sete di potere solo una, e nefasta, è la conseguenza, ossia menar la barca fin che va ma guidarla solo in acque tranquille. E quindi, se non si dovesse tornare al voto, gli italiani si devono aspettare la paralisi del Paese in quanto provvedimenti importanti e politici potrebbero essere la causa di una nuova caduta con la conseguenza, questa volta, di necessitate votazioni anticipate, cosa alla quale questo governo ed i suoi parlamentari sono allergici.

RICCARDO VENTRE

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