Caserta, ventenne trovato morto in casa: ucciso per gioco da un amico

di Redazione

Caserta – E’ morto per “gioco” Marco Mongillo, il ventenne che, nel pomeriggio di venerdì 8 luglio, intorno alle 15, è stato trovato senza vita con un colpo di pistola alla testa, in casa di un amico, a Caserta, in via Tescione, nel parco Santa Rosalia.

Un ragazzo di 19 anni, Antonio Zampella, è stato fermato dai carabinieri con l’accusa di omicidio, oltre che di detenzione abusiva di arma con matricola abrasa e ricettazione. Il giovane ha confessato ai militari la tragica verità, ovvero di aver fatto fuoco durante una sorta di gioco, in cui aveva puntato per spavalderia l’arma in testa alla vittima, facendo poi partire il colpo rivelatosi mortale.

I carabinieri erano intervenuti nell’abitazione di Umberto Zampella, 23enne del luogo, sottoposto agli arresti domiciliari. Dalla ricostruzione dei fatti è emerso che, poco prima, suo fratello Antonio, ostentando il possesso di una pistola, puntava l’arma contro Mongillo, esplodendogli un colpo fatale alla testa.

Zampella si allontanava frettolosamente liberandosi dell’arma gettandola all’esterno dell’abitazione. A seguito delle immediate e pressanti ricerche, il fuggitivo si presentava spontaneamente dai carabinieri di Caserta, rilasciando piena confessione. Il 19enne è stato poi rinchiuso nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.

Recuperata, sulla rampa del garage sottostante l’abitazione, la pistola, una Browning calibro 7,65, con matricola abrasa, contenente ancora un proiettile incamerato e altri cinque nel serbatoio. Nel corso del sopralluogo è stato anche rinvenuto un proiettile dello stesso calibro.

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