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Oscar Europei, quattro candidature per “Il Traditore”
Toccherà a “Il traditore” di Marco Bellocchio tenere alto l’orgoglio italico alla 32esima cerimonia degli European Film Award, gli Oscar del cinema europeo, che si terrà il 7 dicembre prossimo a Berlino. Gli oltre 3600 giurati degli Efa dovranno, quindi, scegliere il miglior lungometraggio continentale del 2019 tra sei opere di enorme spessore autoriale. Oltre alla pellicola di Bellocchio, a contendersi il titolo saranno la produzione franco-italiana “J’accuse” del polacco Roman Polanski, il francese “Les Misérables” di Ladj Ly, lo spagnolo “Dolor y Gloria” di Pedro Almodovar, il tedesco “Systemsprenger” di Nora Fingscheidt e il britannico “La favorita” del greco Yorgos Lanthimos.
Un parterre di contendenti agguerritissimo nel quale già è un onore esserci. Ma quella per il miglior film non rappresenta l’unica nomination per “Il traditore”. Infatti, il bottino, annunciato, come da tradizione, durante il Festival di Siviglia, comprende anche le candidature per la regia, la sceneggiatura (condivisa con Ludovica Rampolli, Valia Santella e Framcesco Piccolo) e l’attore protagonista, un Pierfrancesco Favino in stato di grazia nel vestire i panni del primo storico pentito di mafia Tommaso Buscetta. Anche Favino non avrà vita facile tra colleghi di tutto rispetto quali, specialmente, il transalpino Jean Dujardin e l’iberico Antonio Banderas, l’indubbio favorito della vigilia. Tra le attrici primeggia un nome su tutti ed è quello dell’inglese Olivia Colman, già premio Oscar per il ruolo della Regina Anna nell’acclamato “La favorita”.
Ma le buone notizie per la Settima Arte nostrana non finiscono qui. Saranno ben due i titoli italiani a concorrere nella categoria di miglior documentario. Si tratta di “Selfie”, scritto e diretto da Agostino Ferrente, e “La scomparsa di mia madre”, scritto e diretto da Beniamino Barrese. Al di là di quale sarà il risultato finale, registriamo, quindi, un ottimo riscontro per il nostro cinema nella prima manifestazione internazionale pronta a inaugurare la cosiddetta Award Season, nel corso della quale ci si augura proprio per “Il traditore” ulteriori affermazioni in terra americana, tra i prossimi Golden Globe e, soprattutto, gli Academy Award, dopo la celebrazione, nei giorni scorsi, del creativo talento dell’immarcescibile Lina Wertmuller, insignita di un meritato Oscar alla carriera e di una sacrosanta stella sulla Walk of Fame dell’Hollywood Boulevard.
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