Pupia ai Caraibi: Santo Domingo e l’isola di Saona

di Antonio Arduino

Chi viene a Santo Domingo non può rinunciare a visitare l’isola di Saona. Un’isola popolata da poco più 400 abitanti che è la più grande delle isole della Repubblica Dominicana. La gita è sicuramente un’esperienza da fare. L’imbarco per raggiungerla è a Bayahibe, alla playa di Barcobar, la prima abitazione costruita in questa località, diventata monumento nazionale ed oggi ristorante-bar gestito da due napoletani, Enzo  Tizzano e la moglie Fabiola (guarda il video), dov’è possibile fare colazione prima della partenza oltre che pranzare gustando specialità italiane ma anche specialità locali realizzate alla dominicana o rivisitate in maniera fantasiosa e  gradevoli dai due coniugi che hanno deciso di lasciare Napoli per affrontare una nuova vita ed una bella avventura, a quanto pare riuscita, in questa parte del mondo quando alla gita e sicuramente un’esperienza particolare.

Si parte con un catamarano e, condotti dal vento, si raggiunge l’isola di Saona nel giro di un’ora e mezza, trascorsa cantando e ballando. Giunti sull’isola si può godere di un mare limpido, dai colori variabili dal verde all’azzurro al blu, una sabbia bianchissima che, stranamente, malgrado le alte temperature, può essere calpestata a piedi nudi senza riportare danni, stendersi al sole o sotto l’ombra di una delle centinaia di palme presenti, pranzare e bere quanto si vuole essendo tutto compreso nel prezzo della gita che è di circa trenta euro a persona. Il ritorno avviene in motobarca ma la scelta non è legata alla necessità di non impiegare lo stesso tempo dell’andata perché la motobarca trasporta i viaggiatori su quella parte di mare che viene definita piscina naturale.

Una zona del mare dei Caraibi, compresa fra l’isola e Bayahibe, in cui il livello dell’acqua è così basso che ci si può tuffare liberamente e fare il bagno e non solo, perché il personale delle motobarche offre ai bagnanti ogni sorta di bibita da godere stando in acqua. Solo dopo un bagno durato una ventina di minuti si riparte e si torna al punto nei partenza: il Barcobar. IN ALTO IL VIDEO 

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