Aversa, fondi comunali bloccati in banca: “operazione verità” dell’assessore Carpentiero

di Redazione

Aversa (Caserta) – “L’amministrazione comunale di Aversa si è costituita assumendo come priorità l’esigenza di fare chiarezza sullo stato delle finanze comunali, operazione la cui complessità si sta rivelando anche superiore alle già non ottimistiche attese”. Lo fa sapere, in una nota diramata dall’assessore al Bilancio, Nicola Carpentiero (nella foto), l’amministrazione guidata dal sindaco Alfonso Golia. “La città – continua la nota – ha diritto di sapere, anche per poter partecipare alle decisioni su eventuali piccole o grandi rinunce che dovessero rendersi indispensabili. Affinché ciò sia reso possibile, da un lato gli amministratori (in solido maggioranza e minoranza) hanno il dovere istituzionale di ricostruire il quadro reale al netto di virtuosismi contabili, che oscurano la verità e procurano solo ulteriori danni all’Ente comunale dall’altro gli Uffici devono operare per concretizzare questo indirizzo politico”.

“L’amministrazione Golia, pur giovane e priva di figure con pregresse esperienze di governo, – prosegue la nota – ha subito compreso che senza una ‘operazione verità’ sui conti comunali la città rischia di precipitare nel baratro senza preavvisi e senza che sia neppure stata avviata una seria azione di trasparenza e di risanamento. Questo è stato il mandato di cui, nella diversità dei ruoli, sono stati investiti l’assessore al Bilancio, Nicola Carpentiero, e i membri della Commissione consiliare presieduta dalla consigliera Luisa Motti. L’accertamento ancora in corso sta producendo risultati molto importanti e sta dando il segno di un vero, profondo cambiamento di stile e di sostanza, grazie certamente alla determinazione dell’assessore al ramo, ma anche per il senso di responsabilità dimostrato dalla Commissione consiliare competente, i cui membri, sia di maggioranza che di minoranza (oltre alla presidente Motti, Antonio Andreozzi, Eugenia D’Angelo, Francesco Sagliocco e Giuseppe Stabile), stanno vivendo, come comune responsabilità, quella di realizzare la svolta da tanto tempo attesa dalla città e ormai improcrastinabile”.

“Particolarmente incisive e sorprendenti – sottolinea la nota – sono state le verifiche effettuate dall’assessorato presso l’Istituto San Paolo Banco Napoli, affidatario del servizio di tesoreria, sulla disponibilità di cassa del Comune ammontante ad 2 milioni e 360.500,87 euro alla data del 9 settembre 2019. Orbene, tale disponibilità risultava totalmente vincolata e, quindi inutilizzabile dal Comune di Aversa, a seguito di atti di pignoramenti succedutisi nel tempi fin dal lontano 2010. Ma la circostanza emersa è che, una volta soddisfatti i creditori che avevano promosso i pignoramenti, non si sia provveduto a liberare le disponibilità di cassa equivalenti ai crediti pagati. Cioè i soldi per diversi anni sono rimasti bloccati dalla banca anche se il credito era stato estinto ed il Comune per far fronte alle spese, non potendo utilizzare le sue disponibilità, ha dovuto indebitarsi pagando interessi passivi che potevano non sostenersi se solo si fosse stati un po’ più attenti alla gestione della res pubblica e si fosse guardato il conto corrente del Comune come se fosse stato il proprio. Ad oggi, a seguito di un esame ancora in corso dei singoli pignoramenti notificati al Tesoriere, è emerso che di quei 2 milioni e 360.500,87 euro erano certamente liberi e quindi utilizzabili 1 milione e 41.606,64. Ne fanno fede le comunicazioni di svincolo ricevute dall’Istituto San Paolo Banco Napoli in questi ultimi 30 giorni”.

Carpentiero ritiene che “l’importo libero e utilizzabile possa ulteriormente incrementarsi, anche perché si sta procedendo all’analisi di pignoramenti, relativi agli anni dal 2010 al 2017, per i quali è ragionevole pensare che i relativi creditori siano stati già soddisfatti. La verità, almeno sulla questione descritta, è ormai a portata di mano e questi amministratori, spesso ingiustamente accusati di dilettantismo e approssimazione cominciano a stupirci perché stanno rinvenendo polvere nascosta da anni sotto i tappeti che nessuno sino ad oggi si era mai preoccupato di rimuovere”.

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