Aversa, il vescovo Spinillo: “Verifichiamo conti Congrega Rosario, ma finora nessuna irregolarità”

di Antonio Arduino

Aversa – Probabilmente a tutti è noto che quando si parla di commissariamento di un ente, una azienda, una istituzione debba farlo per fare luce su possibili movimenti economici-amministrativi ritenuti poco chiari da chi dispone il commissariamento. Così, dopo aver ascoltato, durante la celebrazione eucaristica, dal parroco della Cattedrale, don Clemente Petrillo, l’annuncio di commissariamento della Congrega del Rosario deciso dal vescovo della Diocesi, monsignor Angelo Spinillo, solo pochi giorni dopo averne lodato l’opera messa in campo per il restauro della chiesa di San Domenico, chiusa dal 1980 per i danni subiti a seguito del terremoto avvenuto in quell’anno, tra i fedeli sono partite le voci dei più disparati.

Le risposte non hanno escluso praticamente niente, nemmeno quelle che potrebbero creare danno d’immagine alla Chiesa, mettendo dubbi anche sull’erogazione, da parte della Congrega, di 35mila euro dei circa 80mila euro spesi per il restauro vociferando che, invece, sarebbero stati erogati dalla Curia.

Per tentare di fare chiarezza sui dubbi generati dall’annuncio e dalle voci susseguitesi abbiamo chiesto, per Pupia, al vescovo Spinillo perché avesse disposto il commissariamento della Congrega del Rosario e chi avesse erogato quei 35mila euro. “Posso precisare – ha risposto Sua Eccellenza, con il tono gentile di sempre – che la Congrega del Rosario è commissariata per difficoltà interne che non hanno permesso di dare efficace organizzazione al direttivo”. “Ovviamente – ha aggiunto il pastore della Diocesi – si verificheranno i conti ma, al momento, non ci sono sospetti di irregolarità. I 35mila euro sono stati dati dalla Congrega all’associazione ‘I Normann’, che ha curato il restauro della chiesa, il cui importo totale è stato di circa 80mila euro”.

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