Salerno, la Onlus “Corda in Accordo” festeggia il suo decimo anniversario

di Redazione

Si presenta come un’iniziativa caritatevole e solidale quella ideata dall’associazione Corda in Accordo in occasione del suo decimo compleanno. La Onlus nasce, infatti, nel giugno del 2009 a Salerno. Si occupa, come riferisce la portavoce Anna D’Auria, dell’organizzazione di “eventi a favore di fasce deboli e svantaggiate per le quali l’intento è quello di portare un sorriso, una speranza, ma, soprattutto, una ricaduta positiva sulla qualità della vita”.

Alla base dell’associazione vi è l’idea che attraverso la musica è possibile “affrontare il disagio e i problemi sociali di soggetti di ogni età del nostro territorio”. L’associazione si propone di fare rete con le altre realtà già presenti e operative sul territorio. Per il decimo compleanno nei giorni 24 giugno e 1 luglio è stata realizzata una collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio presente in Salerno. Questa collaborazione ha previsto la preparazione di alcuni pasti da distribuire ai senza fissa dimora presenti sul territorio, nonché la condivisione di alcuni momenti di preghiera comunitaria. Alcuni soci dell’associazione Corda in Accordo hanno poi affiancato i volontari della Comunità nella distribuzione dei pasti. Ne abbiamo discusso con Patrizia Bruno, socio fondatore dell’Associazione e promotore dell’iniziativa.

Perché la scelta è ricaduta sulla Comunità di Sant’Egidio? La Comunità di Sant’Egidio è una famiglia di comunità radicate in tutto il mondo. Ho avuto modo di conoscere la comunità del nostro territorio e di partecipare con loro ad alcuni progetti. Sono rimasta colpita dall’idea di “comunità” che mettono in atto i volontari che ho incontrato. Si sforzano di applicare concretamente i princìpi di fraternità, non solo nella preghiera, ma soprattutto nella pratica e nelle azioni. L’amicizia è un tratto caratteristico di Sant’Egidio, sia al proprio interno, sia all’esterno, traducendosi in un atteggiamento di apertura e attenzione verso la società. Ho trovato molto condivisibili questi princìpi e pienamente aderenti alla vision dell’associazione Corda in Accordo Onlus. 

Cosa le ha portato questa esperienza? La possibilità di operare nel concreto in una realtà che è invisibile agli occhi di molti, quella dei senza fissa dimora che sono presenti nella nostra città. Che cosa ha portato di lei a queste persone? Un sorriso, qualche parola di incoraggiamento, tanto ascolto. Poco, niente rispetto a quanto avrei voluto. Come accade spesso quando ci si avvicina a situazioni di disagio e sofferenza le certezze personali si sgretolano e ci si ridimensiona. Si parte con il desiderio e la speranza di fare qualcosa per gli altri e ci si accorge che, in realtà, quello che si riceve è molto, ma molto di più. Pensa che questa esperienza resterà un caso isolato o prevede che sarà inserita nelle attività ricorrenti dell’Associazione? Credo che sia solo l’inizio di una serie di iniziative da portare avanti insieme. 

Ci spieghi perché, invece di festeggiare il decennale con un evento musicale o ludico, la scelta è ricaduta su una modalità così insolita e “defilata”. Per i dieci anni di attività dell’associazione Corda in Accordo Onlus avevamo il desiderio di ribadire i temi che ci hanno mosso in questi anni: essere vicini a chi ha bisogno, a chi vive situazioni di disagio, di sofferenza, di solitudine. Dieci anni di attività che sono andati sempre in questa direzione, seguendo tanti progetti, mettendo in campo tante iniziative. Affiancandoci alla Comunità di Sant’Egidio in queste settimane abbiamo avuto la possibilità di dare ancora un piccolo segno in tal senso. Forse è stata una goccia nell’oceano per le persone che non hanno nulla e vivono per strada, che non hanno certezze per il domani e, spesso, neanche per l’oggi, ma per noi è stato molto significativo incontrarle, parlare con loro, ascoltarle. È nata una preziosa opportunità di riflessione: siamo una piccola realtà associativa, ma siamo tutti molto motivati, siamo uniti, abbiamo tante persone che ci appoggiano e sentiamo che il nostro percorso prosegue nella direzione che avevamo sperato. Questo ci rende fieri dei nostri progetti e ci dà energia e nuova linfa per andare avanti.

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