Coltivava marijuana vicino “Tempio di Casapesenna”: arrestato agricoltore di Parete

di Redazione

Coltivava marijuana in un terreno situato alle spalle del “Tempio di Casapesenna”, fra Casapesenna e San Cipriano d’Aversa. Con l’accusa di produzione e commercializzazione di sostanze stupefacenti, gli agenti del posto fisso operativo della Polizia di Stato di Casapesenna hanno tratto in arresto un 45enne, F.G., produttore agricolo di Parete.

L’uomo aveva avviato da circa due mesi una vera e propria impresa illegale, finalizzata alla coltivazione, produzione e anche confezionamento di marjuana. In un fondo agricolo di circa 2500 metri quadrati, situato in località Callitta di San Cipriano, aveva creato una piantagione organizzata in maniera industriale, con tanto di attrezzature, un sofisticato impianto di irrigazione e serre.

Venuti a conoscenza dei fatti, i poliziotti avviavano mirate attività di appostamento e monitoraggio del territorio, anche fuori dal servizio, al fine di localizzare il campo dove era in atto la coltivazione, riuscendovi solo nella tarda mattinata di sabato 29 giugno, rquando si procedeva all’immediata irruzione. Dopo essere entrati all’interno del fondo, attraverso una feritoia realizzata nella recinzione metallica (l’unico cancello era chiuso con catena e lucchetto), si aveva immediatamente contezza dell’esistenza di una a vera e propria piantagione di marjuana, come comprovato dal forte e tipico odore emanato dalle numerosissime piante (oltre 2.700 ed alte mediamente 1 metro e mezzo), tutte allineate all’interno di serre di grosse dimensioni, al fine di accelerare il processo di crescita, realizzate sulla superfice di 2500 metri quadrati.

Esternamente alle serre venivano rinvenute varie cassette contenenti piante già raccolte e poste in essiccazione, per poi essere destinate al confezionamento. Il tempismo degli agenti consentiva, tra l’altro, di cogliere in flagranza anche il titolare e conduttore di tale “impresa”, F. il quale veniva arrestato e condotto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. La coltivazione veniva sottoposta a sequestro e, previa campionatura, distrutta sul posto mediante frantumazione con mezzo meccanico.

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