Carabiniere ucciso nel Foggiano: arrestato pregiudicato. Ferito un altro militare casertano

di Redazione

Arrestato un pregiudicato di 67 anni, Giuseppe Papantuono, per l’omicidio del maresciallo dei carabinieri Vincenzo Carlo Di Gennaro, 46 anni, avvenuto stamani a Cagnano Varano, in provincia di Foggia. Ferito un altro carabiniere, Pasquale Casertano, 23 anni, di Caserta, che si trovava di pattuglia insieme al sottufficiale.

Secondo una prima ricostruzione, i due militari dell’Arma erano intervenuti nella zona dopo la segnalazione di una lite in famiglia. Papantuono si sarebbe avvicinato a piedi all’auto di servizio dei carabinieri sparando con una pistola calibro 9 verso i militari che erano nell’abitacolo, uccidendo il maresciallo e ferendo il suo collega. Il pregiudicato 64enne era già attenzionato: giorni fa era stato sottoposto ad una perquisizione per droga.

Dopo la sparatoria, Papantuono è stato in poco tempo bloccato, arrestato e condotto in caserma per l’interrogatorio. Sarebbe stata recuperata e sequestrata l’arma utilizzata durante la sparatoria: una pistola calibro 9. L’uomo era a piedi, ha estratto la pistola ed ha sparato contro l’auto dei carabinieri. Lo ha precisato il comandante provinciale dei carabinieri di Foggia, Marco Aquilo. “Stiamo cercando di ricostruire la dinamica dell’accaduto – ha detto – il delitto è avvenuto durante un normale servizio”. In merito al pregiudicato bloccato, Aquilio ha precisato: “E’ una persona censurata, a noi già nota. Stiamo facendo tutto il possibile per assicurarlo alla giustizia con tutti gli elementi più solidi che possiamo raccogliere”.

Maresciallo maggiore dei Carabinieri, Vincenzo Carlo Di Gennaro era vicecomandante della stazione locale dell’Arma, in sevizio dal 2013. Non era sposato e viveva a San Severo (Foggia) con il padre. Il suo collega Pasquale Casertano è anch’egli celibe ed a Cagnano si trovava come prima assegnazione. Ferito a un braccio e all’addome, è ricoverato all’ospedale di San Giovanni Rotondo.

Intanto, regna lo sgomento a Cagnano Varano, il piccolo centro pugliese teatro della sparatoria. “Brava persona, bravissima persona. Era una persona rispettata da tutti in paese”, dicono diversi cittadini, ricordando il carabiniere. “Lo conoscevo bene perché veniva spesso ad acquistare nella mia ferramenta materiale elettrico per la caserma”, racconta un commerciante che ha un negozio a poche decine di metri dal luogo della tragedia. “Conosciamo bene anche il fermato”, dice il negoziante. Anche il sindaco Claudio Costanzucci Paolino conosceva il carabiniere morto: “Un episodio gravissimo, in cui l’Arma dei Carabinieri viene colpita in maniera assurda”. Il sindaco ha anche proclamato il lutto cittadino e annunciato che il Comune si costituirà parte civile contro chi ha ucciso il militare.

L’Arma dei Carabinieri ha ricordato Vincenzo Carlo Di Gennaro con un post su Facebook: “Una vita umana vale il mondo intero. E così il maresciallo maggiore Vincenzo Carlo Di Gennaro, morendo in servizio nella piazza di Cagnano Varano (FG), il paese dove lavorava presso la locale Stazione Carabinieri, è un mondo che scompare. Lo ha ucciso un uomo con precedenti penali, che ha estratto una pistola in occasione di un controllo e ha sparato ferendo anche un altro carabiniere, al quale vanno i nostri auguri di pronta guarigione. Il maresciallo era celibe e non lascia figli, diranno le prime note di agenzia. Ma tutti noi ne siamo orfani. I familiari, gli amici, i colleghi. Chiunque abbia a cuore la giustizia e conosca il valore della vita. Arrivederci nel cielo, Vincenzo Carlo. Il viaggio ti sia lieve”.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, generale Giovanni Nistri, un messaggio in cui esprime “profondo dolore” per “la notizia del tragico episodio di Cagnano Varano nel quale è rimasto ucciso il maresciallo maggiore Vincenzo Carlo Di Gennaro e ferito il carabiniere Pasquale Casertano”. “In questa dolorosa circostanza desidero esprimere la mia solidale vicinanza. La prego di far pervenire ai familiari del maresciallo Maggiore di Gennaro le espressioni della mia commossa partecipazione al loro cordoglio e al militare ferito un augurio di pronto ristabilimento”, ha detto il capo dello Stato.

Un minuto di silenzio è stato chiesto dal premier Giuseppe Conte per la morte del maresciallo dei carabinieri durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico del Politecnico di Bari. “E’ un giorno triste – ha detto Conte – perché poco fa nel mio Gargano il maresciallo Di Gennaro è stato ferito in servizio ed è caduto, e un altro carabiniere che era con lui è rimasto ferito”. “Una preghiera per Vincenzo, un pensiero alla sua famiglia e ai suoi colleghi, il mio impegno perché questo assassino non esca più di galera e perché le Forze dell’Ordine lavorino sempre più sicure, protette e rispettate”, ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Anche il vicepremier Luigi Di Maio ha manifestato il proprio cordoglio: “Durante un ordinario controllo, nella piazza principale di Cagnano Varano, un criminale ha estratto una pistola e ha sparato contro due nostri carabinieri. Uno di loro, un maresciallo, è deceduto; l’altro è rimasto ferito ed è in ospedale. Il mio cordoglio, la mia vicinanza alla famiglia e ai cari dei due militari. Questo omicidio non ha colpito solo due servitori dello Stato, ma l’intero Stato. Chi tocca un carabiniere tocca lo Stato, tocca ognuno di noi. Ora basta, ci sarà una reazione!”.

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