Aversa, Turco smentisce ritorno in maggioranza. Lega lavora per il centrodestra, Oliva la tiene d’occhio

di Nicola Rosselli

In attesa dell’esito del ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per la Campania contro lo scioglimento presentato da una parte degli ex esponenti della oramai passata maggioranza, ma non del tutto fermi, sottotraccia ci sono consultazioni continue e febbrili per cercare di delineare coalizioni e candidati. Tutti, indistintamente, affermano di essere pronti con liste proprie e di non dare alcun peso al ricorso contro il decreto di scioglimento del civico consesso normanno sottoscritto dal ministro degli Interni, il vicepremier Matteo Salvini, e dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Nei giorni scorsi si erano diffuse voci secondo cui l’ex vicesindaco Federica Turco e l’ex consigliere comunale Francesco Sagliocco, entrambi del movimento Noi Aversani, sarebbero passati nuovamente in maggioranza, insieme alla ex consigliera comunale del Movimento 5 Stelle, Maria Grazia Mazzoni, se il ricorso presentato dall’ex sindaco Enrico De Cristofaro e soci fosse stato accolto e non si sarebbe più votato il prossimo 26 maggio. Indiscrezione immediatamente sconfessata dagli interessati. In particolare, Turco, che è stata per poco più di un anno la numero due di De Cristofaro, ha dichiarato in maniera netta: «Se volevamo tornare in quella che oggi non è nemmeno più una maggioranza, lo avremmo fatto in tempi passati. Abbiamo fatto una scelta netta e continuiamo a perseguirla».

La scelta fatta è quella di aderire, insieme agli altri rappresentanti dell’opposizione (in tutto siamo di fronte a dieci consiglieri comunali e a forze politiche quali Partito Democratico, Forza Italia e Noi Aversani) ad una coalizione trasversale pronta scendere in campo il 26 maggio senza i simboli di partito, con liste civiche di area, per appoggiare un candidato a sindaco trasversale che possa rappresentarli tutti con alla base un patto per la città che abbia poco di ideologico e tanto di pratico per cercare di migliorare le condizioni di vita degli aversani. Per gli oppositori di quella che fu la passata maggioranza il nodo da sciogliere sarebbe quello del candidato a sindaco.

Nonostante questo coagulo, la frammentazione c’è tutta. Rimane fuori, ad esempio, la Lega per Salvini che non intende rinunziare alla presenza del proprio simbolo e sta lavorando alacremente (sono in molti a vederci la regia dell’ex sottosegretario azzurro Pasquale Giuliano) per una forte coalizione di centrodestra cercando di recuperare quello che rimane di Forza Italia e, ovviamente, coinvolgendo anche Fratelli d’Italia che ad Aversa significa Gennaro Morra, anche se aversano è lo stesso segretario provinciale dei seguaci di Giorgia Meloni, Enzo Pagano. A questa coalizione di centrodestra guarda con interesse Alfonso Oliva, già assessore nelle giunte Ciaramella e De Cristofaro, pronto a proporsi alla testa di questa parte politica che lo rappresenta.

Alla finestra, per il momento, il più volte vicesindaco Peppe Stabile che starebbe valutando come posizionarsi insieme al suo fedelissimo e più volte assessore Guido Rossi. Così come in attesa, nonostante l’adesione al ricorso di De Cristofaro, sarebbe la famiglia Bisceglia, con il papà Mimmo, già sindaco Dc nella Prima Repubblica, e figlio Augusto, presidente uscente del Consiglio comunale. Presente all’appello, infine, anche De Cristofaro, che, al momento, afferma di avere pronte già due liste con nomi di rilevo senza tener conto degli ex consiglieri comunali ed ex assessori che gli sono rimasti fedeli, tra i quali la nipote Daniela De Cristofaro, Renato Oliva, Marica De Angelis e Raffaele De Gaetano.

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