Furti in abitazioni e bar tra Campania e Lazio: presa una banda di albanesi

di Redazione

Nelle prime ore della mattinata del 13 gennaio, a Trentola Ducenta (Caserta), Favara (Agrigento), Torino e Bari, i carabinieri della stazione casertana di Grazzanise, hanno fermato 8 indagati di nazionalità albanese gravemente indiziati, a vario titolo, di furto aggravato in concorso, ricettazione in concorso, nonché indagati di tentato omicidio in concorso.

Il provvedimento pre-cautelare costituisce l’esito di un’articolata e complessa attività investigativa, diretta dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere e condotta dai carabinieri di Grazzanise, dal mese di agosto 2017 ad oggi, essendo stato riscontrato un allarmante fenomeno di furti ai danni di bar/tabacchi ed abitazioni nel territorio casertano, con incursioni anche nelle vicine province di Benevento, Latina, Salerno e Frosinone.

L’indagine, attuata mediante intercettazioni telefoniche, analisi dei tabulati telefonici e sistema di geolocalizzazione (Gps), acquisizione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza dei luoghi oggetto degli eventi delittuosi, ha permesso di acquisire un grave compendio indiziario in ordine alla commissione di complessivi 8 furti, di cui 6 in abitazione (di cui uno tentato), 2 ai danni di Bar (di cui uno tentato), avvenuti nei Comuni di Amorosi (Benevento), Sora (Frosinone), Sicignano Alburni (Salerno), Formia (Latina), Minturno (Latina) e Pietravairano (Caserta).

Contestualmente è stato accertato che gli indagati, al fine di commettere i reati in esame, in più occasioni, hanno utilizzato furgoni e targhe di autoveicoli accertati essere oggetto di furto. I fermi del pubblico ministero venivano disposti per il concreto ed attuale pericolo di fuga degli indagati e specificatamente di due dei destinatari del provvedimento i quali, nella serata del 12 gennaio scorso, sottoposti a controllo di polizia nei pressi della stazione ferroviaria di Torino, venivano trovati in possesso di biglietto ferroviario per la città di Modane (Francia). Inoltre, nei confronti di uno degli indagati, in data 4 gennaio, era stato emesso distinto decreto di fermo in quanto controllato, in Bari, prima dell’imbarco per l’Albania.

Nella circostanza gli venivano contestate ulteriori condotte delittuose, ovvero due episodi di furto di slot machine e somme di denaro ai danni di due bar a Formia (Latina) e Piazzola di Nola (Napoli). I tribunali competenti per la convalida del fermo, condividendo in toto l’impianto accusatorio avanzato dalla Procura sammaritana, disponevano per tutti la custodia cautelare in carcere.

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