Aversa, abitanti palazzine di Via San Lorenzo a rischio sgombero

di Nicola Rosselli

Aversa – Rischio sgombero per circa 40 famiglie che occupano abusivamente altrettanti appartamenti all’interno delle palazzine di via San Lorenzo di proprietà del Comune di Aversa. Sono state recapitate ed altre lo saranno a breve, diffide e messe in mora e ordinanze di sgombero per quanti dei 132 occupanti degli appartamenti in questione, a seconda dei casi, non sono in regola con il pagamento dei canoni di locazione o le occupano senza titolo. A curare il tutto il vicesindaco e assessore al Patrimonio, Michele Ronza, e il dirigente del settore Stefano Guarino.

“Mi rendo conto – ha affermato Ronza – che si tratta di un problema soprattutto sociale, ma da parte nostra stiamo semplicemente ripristinando la legalità. Alcuni occupanti farebbero intendere che ci sia un subaffitto, altri adducono altre giustificazioni, come una signora con quattro figli che mi ha riferito di avere ricevuto il permesso a rimanere dall’anziana alla quale badava e che, poi, è deceduta. Ovviamente si tratta di una situazione insanabile”.

L’iter ha avuto inizio nel marzo dello scorso anno ed oggi la situazione è stata inserita anche nella lista inoltrata alla prefettura di Caserta a seguito della richiesta del Ministero dell’Interno che ha chiesto di conoscere situazioni di occupazioni abusive. In tal senso, lo scorso 15 gennaio si è anche tenuta una riunione presso la prefettura. Oltre ai circa 40 sgomberi, con almeno un centinaio di persone coinvolte, c’è anche il problema degli arretrati da riscuotere. Arretrati che sarà difficile da ottenere, almeno totalmente, tenuto conto che vi sono termini di prescrizione quinquennale, per cui, se, come pare, non vi sono mai stati atti interruttivi da parte del Comune, al massimo potranno essere richiesti gli ultimi cinque anni. Inoltre, in alcuni casi potrebbero essersi concretizzati gli estremi dell’usucapione essendosi comportati, di fatto, i primitivi assegnatari come se fossero i proprietari tanto da giungere anche a subaffittare, in diversi casi, come sarebbe emerso dai controlli effettuati dai vigili urbani più volte in questi anni. Anni trascorsi tra verifiche e buoni proponimenti, che sono rimasti tali, delle diverse amministrazioni comunali che si sono succedute in questo trentennio senza prendere mai di petto la situazione.

Siamo di fronte ad una vicenda dai contorni allucinanti se si considera che ad occuparsene sono anche la Guardia di Finanza e la Corte dei Conti con un sequestro di atti avvenuto nel novembre del 2017. Quasi tutti gli occupanti non hanno mai pagato il canone di locazione con crediti vantati dal Comune di Aversa che ammontano, oramai, a poco meno di 4 milioni di euro che entrano ed escono dal bilancio dell’ente. Ma, forse, anzi senza forse, si tratta di una somma, almeno in buona parte, irrimediabilmente persa. Salvo qualche eccezione, uno o due casi che continuano correttamente a far pervenire il proprio pigione nelle casse comunali, infatti, gli occupanti le palazzine di proprietà comunale, poste al civico 72-76 di via San Lorenzo, che ospitano 132 nuclei familiari da 26 anni esatti, non si sono mai preoccupati di pagare il fitto.

Bisogna, infatti, risalire all’ormai lontano 1987 quando dapprima 92 famiglie, e successivamente altre 40, furono ospitate in quegli appartamenti realizzati dall’amministrazione comunale. Da allora sono passate nove amministrazioni, di ogni colore, ma da quelle case non sono giunte nelle casse comunali né lire né euro, salvo eccezioni più uniche che rare. Oggi quelle abitazioni, a oltre 30 anni dallo loro realizzazione, sono praticamente fatiscenti anche perché il comune, non avendo alcuna entrata, dopo alcuni interventi negli anni passati, negli ultimi tempi non ha speso un centesimo per la loro manutenzione.

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