Cesa, Guida: “Affrontiamo problemi finanziari vecchi di 30 anni”

di Redazione

“Abbiamo affrontato tanti problemi di natura finanziaria nelle ultime settimane, alcuni anche vecchi di 30 anni, lo stiamo facendo con senso di responsabilità, senza scaricare sulle gestioni passate le colpe, lo facciamo e lo abbiamo fatto cercando di individuare soluzioni indolori per i cittadini e per chi ha amministrato”. Con queste parole il sindaco Enzo Guida annuncia una serie di provvedimenti adottati, sia dalla giunta nelle ultime settimane.

“Sin dall’inizio del nostro mandato ci siamo ritrovati a dover affrontare problematiche vecchie che si trascinano da anni o questioni sorte per evidenti errori del passato. Penso ad esempio a quanto avvenuto in materia di costruzione dei loculi cimiteriali, dove l’attuale consiglio comunale ha dovuto riconoscere un debito fuori bilancio, ma penso anche alla vicenda degli espropri in zona ex 167, vicenda che risale agli inizi degli anni 90”.

Di recente è stato deciso l’avvio di un’azione di recupero delle somme nei confronti del consorzio Co.Na.Pe e Acli Casa Lourdes. “Si tratta di una vicenda che dura da anni – ricorda il sindaco – ed attiene gli espropri nella zona dove vennero realizzare delle cooperative. I terreni, in alcuni casi, non sono stati mai pagati ai proprietari, ed in altri casi è stato il comune a pagare, ricevendo dai consorzi in questione solo una piccola parte delle indennità di esproprio. Abbiamo avviato una azione legale, dopo un confronto anche con gli attuali proprietari delle case, nella speranza di giungere ad una soluzione di mediazione”.

Altra vicenda matura negli anni passati e definita con un accordo è quella relativa al primo progetto della video sorveglianza. Nell’ultimo decennio era maturato un debito nei confronti della Telecom che poi ha ceduto il credito ad istituto bancario. Inoltre l’ente doveva ricevere anche una quota da parte del Comune di Succivo, che nel frattempo ha dichiarato il dissesto. “Siamo riusciti a chiudere un accordo – informa il sindaco – pagando la metà di quella che era la somma originaria e nel frattempo avvieremo una azione di recupero nei confronti di Succivo, cosa mai fatta”. “Così come si è dovuto rimediare ad una vicenda assurda, raggiungendo anche in questo caso un accordo transattivo”, annuncia il primo cittadino.

In occasione di precedenti gestioni amministrative, allo scopo di non pagare poche centinaia di euro, oggetto di una sentenza di condanna subita dal comune, l’ente ha dovuto versare una cifra superiore di circa 10 volte. “Anziché pagare circa 150 euro, all’epoca si decise di fare appello a questa sentenza. In appello il comune ha perso, per cui i cittadini hanno dovuto pagare le ulteriori spese di giudizio per il grado di appello, le spese legali. Inoltre giustamente si è dovuto pagare l’avvocato nominato dall’ente. In questo modo la somma è lievitata in maniera esponenziale. Anche in questo caso abbiamo provato a trovare una soluzione che fosse favorevole al comune, senza metterci ad elencare le responsabilità del passato”.

Altro provvedimento di natura finanziaria è l’accordo raggiunto con la Regione Campania in materia di acque reflue e di depurazione. “Grazie al lavoro condotto dall’Ufficio Ragioneria e dall’Ufficio Tecnico – spiega il sindaco – con questa intesa si verserà alle Regione Campania solo quello effettivamente incassato e non l’intera cifra maturata dalla Regione”. Si tratta di una decisione importante in quanto non espone l’ente ad anticipazioni di somme. Infine, è stato chiesto al Ministero dell’Interno e delle Finanze un ricalcolo del Fondo di Solidarietà. Cesa riceve da tempo un importo, quale trasferimento statale, di circa 500 mila euro. “Abbiamo richiesto un ricalcolo di questa somma – conclude il primo cittadino – per un criterio di equità e giustizia anche rispetto agli altri comuni della zona che ricevono somme maggiori”.

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