Caserta e Aversa “denigrate” da Guida Feltrinelli: Comunità Solidale chiede intervento casa editrice

di Redazione

Aversa – Il presidente del movimento Comunità Solidale di Aversa, Lucio Romano (nella foto), già senatore della Repubblica, esprime forte indignazione per le narrazioni denigratorie riportate nella “Guida Italia del Sud e isole” edita da Feltrinelli, che descrivono il territorio a nord di Napoli – tra cui si colloca la città di Aversa – come “quasi del tutto dominato dalla camorra e a volte chiamato triangolo della morte”. Con una valutazione altrettanto negativa sulla Reggia di Caserta, nonostante il significativo aumento dei visitatori in questi ultimi anni, risultato di un rinnovato interesse culturale e turistico. Un caso che ha sollevato le accuse di numerosi esponenti politici del territorio (leggi qui).

“E’ una vecchia narrazione stereotipata che mortifica il nostro territorio e i cittadini e che dà una visione falsata, arrecando ulteriori gravi danni per un circondario impegnato, con dedizione e responsabilità, e non senza difficoltà, a valorizzare tante ricchezze culturali. Chiediamo, pertanto, che l’editore Feltrinelli intervenga al più presto con opportune verifiche sui contenuti della pubblicazione”, commenta Lucio Romano, per il quale “stupisce, inoltre, la totale assenza nella Guida a ogni riferimento al patrimonio artistico e culturale delle Chiese di Aversa, città nota, appunto, come quella delle ‘cento chiese’, su cui gli operatori turistici stanno registrando crescenti richieste da parte dei visitatori, anche grazie all’opera di diffusione delle associazioni attive sul territorio. E anche su quest’aspetto invitiamo la Feltrinelli a implementare il contenuto della Guida”.

Al disappunto di Romano si aggiunge quello di Sergio D’Ottone, presidente di ‘Aversa Turismo’ e membro di ‘Comunità Solidale Aversa’, che afferma: “Il nostro impegno continua, con la forza di tanti che dimostrano costantemente interesse e fattiva partecipazione per far conoscere e valorizzare le bellezze dei nostri territori. Piuttosto, quanto accaduto sia da monito per evitare ghettizzazioni e auspicando una sempre maggiore collaborazione con le istituzioni”.

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