Aversa, scuole e disagi: opposizioni chiedono dimissioni dell’assessore Caterino

di Nicola Rosselli

Un intero anno scolastico senza controlli alla mensa scolastica con l’incapacità i nominare un Dec (Direttore per l’esecuzione del contratto). Quasi un intero anno scolastico con doppi turni per diverse centinaia di ragazzini delle elementari con indicibili disagi sia per loro che per i genitori che sono stati costretti ai salti mortali per conciliare gli impegni lavorativi con quelli scolastici dei figli piccoli.

Disagi ai quali ieri si è aggiunta l’apparizione di due topi nel cortile del plesso di via Giotto del comprensivo Cimarosa. Allertata dai genitori, l’assessore all’Ambiente, Marica De Angelis, ha contattato l’Asl che già questa mattina dovrebbe dar vita ad opera di derattizzazione, anche se l’episodio è, comunque, significativo.

Non a caso, i movimenti civici che pure avevano appoggiato questa amministrazione «Noi Aversani» e «Movimento per Costruire L’Alternativa» chiedono le dimissioni dell’Assessore alla Pubblica Istruzione, Emilio Caterino, per manifesta incapacità a risolvere i due veri problemi che si è trovato di fronte.

«Non stupisce – si legge in una nota – l’assenza del sindaco De Cristofaro nella giornata di incontro con i genitori, assenza di colui che ha il dovere di ascoltare e di dare soluzioni alle istanze legittime di 200 e più famiglie che stanno attraversando il disagio dei doppi turni da gennaio, ormai sordo e muto davanti ai problemi che attanagliano la città». Ma i due movimenti civici che pure avevano appoggiato la candidatura a sindaco di de Cristofaro vanno oltre e dichiarano ancora: «Tanto più non stupisce l’arroganza e la superficialità dell’assessore alla Pubblica Istruzione Caterino che ha fatto un vero proprio autogol. Oltre, infatti, a proclami che si stanno rilevando inconsistenti e non veritieri, non sta risolvendo alcun problema, anzi li sta creando».

Le opposizioni ricordano in questo senso l’annuncio dell’amministrazione che aveva sbandierato la risoluzione del problema della scuola Sant’Agostino, risolvendo anticipatamente il contratto di locazione in essere e stipulando nuovo contratto con l’istituto delle Ancelle, ritenuto, poi, irregolare e quindi non valido. «Cosa si sta facendo – continua la nota – per risolvere il problema? 200 e più famiglie che stanno vivendo un disagio quotidiano, bambini che sono costretti ad andare di pomeriggio a scuola, togliendo tempo alle attività pomeridiane, agli sport. E’ arrivato il momento di fare un atto di coraggio nei confronti della città e andare a casa».

Disagio quotidiano che si moltiplica quando ad esservi sottoposto sono bambini con problemi. Come il caso di Mattia B., 8 anni, affetto da disturbo dello spettro autistico, che frequenta la terza elementare dell’oramai famigerato plesso Sant’Agostino del Secondo Circolo Didattico Linguiti.

Il ragazzo, proprio ieri, ha scritto una lunga lettera in cui ricorda come l’essere costretto al turno pomeridiano e al cambiamento di aula ogni settimana, per il suo particolare stato, gli arrecano stato d’ansia, disturbi del sonno e problemi nell’apprendimento. Inoltre, avendo bisogno di sottoporsi quotidianamente ad un programma terapeutico che prevede un lavoro di rete in cui sono coinvolti Casa, Scuola, Centro terapeutico e Palestra, dall’8 gennaio non riesce più a frequentare con assiduità questi centri riabilitativi per colpa dei turni pomeridiani. L’ultimo tentativo dell’amministrazione: adibire ad edificio scolastico la struttura di proprietà del Comune di via De Chiara che oggi ospita gli uffici comunali del Suap, ma, a quanto pare, i costi per la riconversione sarebbero esorbitanti e l’idea sarebbe stata già accantonata.

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