Mondragone, successo del “Marzo in Rosa”. A Cristina Sorrentino il “Premio Donna Sinuessana”

di Redazione

Mondragone – A pochi giorni dalla conclusione della prima edizione di “Marzo in Rosa”, che ha riscosso un notevole successo di pubblico, le consigliere comunali promotrici dell’evento, Teresa Pagliaro, Titti Sciaudone e Maria Pacifico, tracciano il bilancio delle attività realizzate con lo sguardo già diretto verso la prossima edizione.

“L’evento – spiegano le promotrici – ha avuto come tema la celebrazione della donna, l’emancipazione e le pari opportunità. L’utilizzo del vocabolo ‘celebrazione’, invece che ‘festeggiare’, non è stato casuale. L’etimologia di celebrazione è ‘frequentare’, quindi rendere ricorrenti i suddetti temi, affinché gli stessi non siano relegati alla massificazione consumisticadell’8 marzo. L’evento ha voluto rappresentare ‘una donna’ in chiave positiva e propositiva, quale protagonista del proprio tempo, che ha saputo traguardare avanzamenti e riconoscimenti. Anche se, purtroppo, le indagini sociologiche evidenziano che ancora lungo è il percorso per riuscire a rompere la barriera misogina nella nostra cultura. Non è casuale che l’Italia, per quanto concerne le pari opportunità, si colloca all’82esimo posto, anche dopo la Grecia, secondo il rapporto ‘Global Gender Gap Index 2017’ del World Economic Forum”.

“Marzo in Rosa”, al di fuori di ogni aspettativa, ha rappresentato un inedito momento di incontro e aggregazione della comunità, in una piacevole e raffinata cornice in rosa tra musica, poesia e arte. Si è voluto fortemente istituire il premio “Donna Sinuessana 2018”, da conferire alla mondragonese distintasi per protagonismo e meriti conseguiti nella propria attività sociale e professionale. Il premio, in questa prima edizione, è stato assegnato alla dottoressa Cristina Sorrentino, distintasi con riconoscimenti nella ricerca delle malattie genetiche.

“Il Premio alla dottoressa Sorrentino – commentano le organizzatrici – per noi ha un enorme valore anche sociale, in quanto rappresenta un valido esempio da seguire e da emulare per le giovani generazioni della città. Tale riconoscimento dona alla nostra città l’orgoglio che merita, al di là di ogni gratuita rappresentazione, che talvolta si affida a luoghi comuni e ad un immaginario collettivo, molto spesso fuorviato e posticcio”. “L’auspicio – concludono – è che nei prossimi anni si possa lavorare con la stessa complicità e intesa, insieme a tante altre mondragonesi, per costruire un ‘Marzo in Rosa’ 2019 ancora più ricco di contenuti culturali e di momenti per ‘fare comunità’”.

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