Giornalista ucciso in Slovacchia, rilasciati i 7 italiani arrestati

di Redazione

Sono stati rilasciati i sette cittadini italiani arrestati in connessione con l’omicidio del giornalista slovacco Jan Kuciak. Lo ha confermato la polizia spiegando che sono scaduti i termini della custodia cautelare (48 ore), senza aver individuato le prove per passare ad una accusa formale. Sei degli arrestati sarebbero stati rimessi in libertà venerdì intorno alla mezzanotte. Uno di loro è stato portato in ospedale per dolori al petto e poi dimesso.

I fratelli Antonino, Bruno e Sebastiano Vadalà, Diego e Antonio Rodà, i due Pietro Catroppa sarebbero quindi già usciti dal carcere. Erano stati arrestati giovedì in connessione con l’omicidio del giornalista che, nel suo ultimo articolo, descriveva le attività di persone vicine alla ‘ndrangheta e i loro affari con i fondi europei in Slovacchia. Qualche dubbio, riporta il Corriere della Sera, era serpeggiato proprio sui tempi scelti per i fermi, e soprattutto per il fatto che nessuno dei sospettati avesse approfittato della vicinanza al confine ucraino, per evitare la cattura. La stessa linea del silenzio assoluto, adottata dalle difese, era parsa il segno d’una debolezza nell’impianto accusatorio.

Il responsabile della polizia slovacca, Tibor Gaspar, ha reso noto che le indagini sono indirizzate su una nuova pista investigativa. Nel contempo, ha negato di aver ricevuto nel passato dall’Italia informazioni sull’attività della ‘ndrangheta nell’est della Slovacchia come ha sostenuto il procuratore facente funzioni di Reggio Calabria, Gaetano Paci.

Proprio il procuratore Paci, informato degli sviluppi in Slovenia, ha detto: “Non entro nel merito dei provvedimenti adottati dall’autorità giudiziaria slovacca. Ciò che posso assicurare è che noi, come Dda di Reggio Calabria, continueremo a indagare su tutti quei gruppi di ‘ndrangheta che operano in Europa tutte le volte che ci sono elementi da approfondire”.

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