Gricignano, #SiPuòFare: “Di Luise e il Pd-GiM facciano chiarezza, altrimenti lasciamo perdere”

di Antonio Taglialatela

Gricignano – Le parole di soddisfazione manifestate da Gianluca Di Luise dopo essere stato indicato dal Pd come candidato sindaco della “Grande Coalizione” (leggi qui), allargando a tre il numero di pretendenti nell’alleanza per la carica di primo cittadino (gli altri due, già da tempo noti, sono l’uscente Andrea Moretti e il suo vice Andrea Aquilante, ndr.) hanno destato qualche dubbio all’interno della stessa coalizione, in particolare tra le fila del progetto “#SiPuòFare” guidato da Aquilante.  In particolare è stato questo passaggio di Di Luise a scatenare numerosi commenti: “Se non riuscissi a ‘spuntarla’ rispetto agli altri due competitori, ai quali vanno i miei più sinceri auguri, prevarrà il senso di responsabilità nella convergenza sulle linee del Partito Democratico e del gruppo GiM-Gricignano in Movimento di cui mi onoro di far parte”, ha scritto il commercialista gricignanese.

A invocare chiarimenti, per primo, è stato Giacomo Di Ronza, fondatore del movimento “Insieme”, che rientra nel progetto “#SiPuòFare”. “Cioè, se la proposta relativa alla candidatura a sindaco di Di Luise non dovesse ‘spuntarla’ rispetto alle altre due in campo, ossia Moretti e Aquilante, loro ritornerebbero nel Pd e in GiM per ridiscutere tutto?”, si è chiesto Di Ronza, per poi evidenziare: “Noi del #SiPuòFare diciamo chiaramente che se la nostra proposta di candidato sindaco individuata nella persona dell’attuale vicesindaco Andrea Aquilante non dovesse prevalere sulle altre due, quindi non dovesse avere la convergenza al fine di guidare la coalizione, Aquilante non avrebbe alcuna riserva ad appoggiare il competitor prescelto. E lo stesso Aquilante, inoltre, sarà certamente presente in lista! Ovviamente ci aspettiamo la stessa chiarezza, che sicuramente non mancherà, da parte degli altri due competitor qualora a prevalere dovesse essere Aquilante. Riteniamo che sia una prerogativa essenziale al fine di poter intavolare una discussione seria e costruttiva all’interno della coalizione”.

Poco dopo è intervenuto il vicesindaco Aquilante, ancora più diretto nei confronti dei potenziali alleati: “Cerchiamo di evitare tatticismi stupidi, la coalizione si farà solo se si è disposti a stare intorno a un tavolo pensando di essere tra alleati, pensando di poter mettere su una squadra che, oltre a portarci alla vittoria elettorale, metta in campo disponibilità e capacità di affrontare i problemi e di risolverli. Se riusciamo a mettere da parte le ambizioni personali, pure legittime, nell’interesse della comunità, ma soprattutto se pensiamo di formare una squadra unita, allora si, ‘si potrà fare’. Altrimenti lasciamo perdere e passiamo subito a progetti alternativi”. Ipotizzando anche una possibile chiusura delle trattative, Aquilante ha concluso: “Il tempo sta per scadere, per tutti. Di conseguenza, visto il comunicato del Pd e il post di Di Luise, al momento, noi del ‘#SiPuòFare’ non possiamo assolutamente sederci intorno a questo tavolo”.

A cercare di gettare acqua sul fuoco è intervenuto Nicola Munno, esponente del circolo “Uniti” del sindaco Moretti, per il quale “un tavolo senza il progetto #SiPuòFare non è auspicabile. Credo – ha sottolineato Munno – che siamo tutti d’accordo sul sederci a un tavolo e trovare una giusta convergenza al più presto”.

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