Aversa, “Escludere socialmente gli incivili”: polemica sul post della de Angelis

di Antonio Taglialatela

“Multe, punizioni e persino atteggiamenti volti all’emarginazione e conseguente esclusione sociale…”. E’ questa l’azione, fortemente repressiva, che l’assessore all’Ambiente del Comune di Aversa, Marica de Angelis, intende attuare contro gli incivili che depositano rifiuti in modo indiscriminato, senza rispettare modalità e orario del calendario di raccolta differenziata. Parole che, tuttavia, hanno suscitato indignazione negli ambienti di opposizione del Partito Democratico che, attraverso il segretario cittadino Francesco Gatto, ha chiesto addirittura le dimissioni dell’esponente della giunta de Cristofaro.

Ma partiamo dal principio. Tutto è nato da un post pubblicato dalla de Angelis sul suo profilo Facebook a corredo di una foto che mostrava sacchetti di rifiuti abbandonati vicino ad un’aiuola nella centralissima via Roma. Un episodio di inciviltà, di quelli a cui, purtroppo, si assiste quotidianamente ad Aversa, sulla quale l’assessore scriveva: “Sin dai miei primi giorni nel ruolo di assessore all’Ambiente, ho posto in essere tutte le disposizioni concernenti un severo regime punitivo destinato, tanto a coloro che non puliscono adeguatamente la nostra città, quanto a chi contribuisce a sporcarla. Nonostante: tante multe, due ordinanze, numerose restrizioni ed un’azione costante volta alla sensibilizzazione in materia ambientale, ci sono ancora scenari di profondo squallore. Pertanto, colgo l’occasione per invitare tutta la collettività a denunciare gli autori di tali atti aberranti, che ‘rubano il futuro’ ai nostri figli. Tolleranza zero verso approssimazione ed inciviltà”. A quel punto molti erano i commenti degli utenti che incitavano de Angelis e tutta l’amministrazione a multare gli indisciplinati. “Fare una raccolta differenziata domestica in modo corretto significa perdere molto tempo a differenziare. Non si può tollerare il sacchetto selvaggio depositato dall’incivile, che se ne sbatte di tutto e di tutti. Si facciano multe, per alzare il livello della qualità del differenziato”, scriveva Nicla, raccogliendo il consenso di altri utenti.

Poco dopo, sempre tra i commenti, l’assessore de Angelis tornava sulla questione in modo ancora più duro: “Multe, punizioni e persino atteggiamenti volti all’emarginazione e conseguente esclusione sociale, sono le azioni che, insieme ad un nucleo ambientale che nei rifiuti ci mette le mani, (e non certo metaforicamente) sto portando avanti per difendere la nostra città da tali scempi. Tuttavia non basta! Dobbiamo denunciare non soltanto le zone degradate o i responsabili di un servizio che sappiamo non funzionare adeguatamente. Dobbiamo, soprattutto, denunciare gli autori di questi reati e combattere gli atteggiamenti omertosi a tutela di chi non rispetta la legge e contemporaneamente lede profondamente il territorio”.

E qui scattava, nel giro di qualche minuto, una nota stampa del segretario dem Francesco Gatto, secondo cui: “E’ inaccettabile che un assessore con tanto di laurea in sociologia inneggi sui social all’emarginazione e all’esclusione sociale. De Angelis si dimetta subito. Chi ricopre ruoli di responsabilità istituzionale dovrebbe sapere che l’emarginazione e l’esclusione sociale alimentano comportamenti ai limiti della legalità per cui se questa amministrazione vuole combattere realmente gli sversamenti abusivi e il mancato rispetto della differenziata le sue parole possono diventare un boomerang. Spero che le associazioni di volontariato e il resto della maggioranza prendano le distanze, anche perché la sfida ambientale si vince sul piano culturale e della formazione. Chi oggi inquina va recuperato alle buone pratiche e non certo messo alla gogna”.

Ora, pur non volendo difendere o prendere le parti di qualcuno, ma semplicemente essendo razionali, riteniamo che forse la de Angelis, fomentata dalla rabbia dovuta a quell’ennesima scena di menefreghismo da parte dei soliti incivili, si sarà lasciata prendere un po’ la mano. Non crediamo pensasse sul serio di “escludere socialmente” chi non fa la differenziata. Sta di fatto, però, che, al di là delle polemiche di natura politica, questi “zuzzusi” (perché così devono essere “socialmente chiamati”) meritano di essere puniti nel modo più severo possibile consentito dalla legge, soprattutto nel rispetto di tutti i cittadini che ogni giorno spendono parte del proprio tempo per effettuare regolarmente la differenziata e contribuire ad una città più pulita, al contrario di chi della propria città se ne infischia.

Sotto il post dell’assessore su Fb

https://www.facebook.com/marica.deangelis.566/posts/883176458509844%20

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