Casal di Principe, dopo la chiusura della Squadra Mobile ora i Carabinieri rischiano lo “sfratto”

di Antonio Arduino

“Perché Legalità non sia soltanto una parola, sosteniamo la lotta per la legalità in atto a Casal di Principe per sollecitare il governo a non ridurre l’attività delle forze di polizia in un territorio che ha esportato in ogni parte del mondo la criminalità”. Questo l’invito che la sezione aversana del Codacons rivolge ai rappresentanti delle tante associazioni che, riunendosi vicino alla Magnolia della Legalità di piazza don Diana, ad Aversa, dedicata alla memoria del parroco di Casal di Principe ucciso dalla camorra, medaglia d’oro al valore civile, ricorderà oggi pomeriggio l’assassinio di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ad opera di Cosa nostra, rispettivamente il 23 maggio 1992 e il 19 luglio 1992.

A sollecitare la partecipazione degli aversani alla lotta avviata dai cittadini di Casal di Principe è il grido di aiuto lanciato pubblicamente da SkyTg24 da Renato Natale, sindaco di quel comune, tristemente noto nel mondo per essere la patria del clan dei casalesi, che ha denunciato l’abbandono della sua comunità da parte dello Stato che sembra deciso a trasferire altrove la locale compagnia dei carabinieri per questioni di spending review. Il proprietario dell’immobile in cui è attualmente ubicata la caserma, infatti, non ha accettato le condizioni poste da Ministero. E questo dopo la chiusura, nei mesi scorsi, della sede distaccata della squadra mobile di Caserta a Casal di Principe e la riduzione al lumicino del personale del posto fisso operativo di polizia di Casapesenna, di cui abbiamo parlato proprio stamani su queste colonne (leggi qui).

Pur avendo ricevuto rassicurazioni sull’istituzione di un commissariato di polizia a Casal di Principe, Renato Natale ha espresso tutto il suo disappunto per l’apparente intenzione dello Stato di abbandonare il territorio dove, nonostante l’arresto di superlatitanti come Antonio Iovine e Michele Zagaria, il compito del Governo non è terminato, anzi si può dire che sia appena cominciato.

Sul caso è intervenuta anche la senatrice del Pd Rosaria Capacchione: “In atto c’è una rivisitazione contrattuale frutto della politica di spending review che riguarda non solo i carabinieri di Casal di Principe ma quelli di tutta Italia, è chiaro che nessuno ha intenzione di chiudere la Compagnia e per quel che riguarda il commissariato di polizia ho chiesto che venga istituito fin da subito almeno sulle carte, sarebbe la necessaria risposta che questa gente si aspetta”.

Da qui, per il Codacons Aversa, la necessità di manifestare pubblicamente solidarietà ai cittadini di Casale di Principe e quale occasione migliore di quella offerta oggi giorno in cui si commemorano due magistrati che hanno sacrificato la vita per sconfiggere la mafia.

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