Aversa fondata nel 1022 o nel 1030? Il dilemma che divide gli storici

di Antonio Arduino

Aversa – E’ il 1022 o il 1030 l’anno della fondazione di Aversa? Questo il dilemma che sta dividendo i cultori di storia della città ma sembra sia un falso problema. Una tesi è stata avanzata da Filippo Mincione, componente del direttivo e segretario di Aversa Turismo, l’associazione che ha lanciato l’idea di festeggiare il compleanno di Aversa in attesa di celebrarne il compimento del millesimo anno della fondazione.

“Considerando che la data di fondazione non è stata storicamente e inequivocabilmente accertata ma può essere compresa tra due momenti storicamente acclarati – quali sono la donazione del terreno su cui è nata Aversa, avvenuta nel 1022, data riportata in un bassorilievo del Drengot pubblicato sulla copertina di un testo di Romualdo Guida dal titolo ‘Dai Vichinghi ad Aversa Normanna’, riportata come anno di fondazione anche sulla cornice della carta del Fioravanti di cui parla lo storico Nicola De Chiara nel libro ‘Aversa e i suoi Casali nel Settecento’” e la proclamazione della contea di Aversa, prima contea normanna ad opera prima di Sergio IV duca di Napoli, poi dell’imperatore Corrado II, avvenuta nel 1030 – indicare una data convenzionale come è stato fatto con la delibera numero 1 del 10 gennaio 2013 dell’allora sindaco Sagliocco che diede ufficialmente il via alle celebrazioni per il Millennio non può essere considerato un falso storico ma una operazione finalizzata a lanciare la città a livello turistico nazionale”, scrive Mincione.

“Anzi – aggiunge – se l’attuale amministrazione decidesse di cambiare la data della celebrazione del Millennio, così come è stato suggerito, come Aversa Turismo non potremmo che averne piacere perché continueremmo a festeggiare ogni anno il compleanno della città, migliorano ogni volta lo svolgimento dell’evento che potrebbe, come speriamo, diventare un forte attrattore turistico per la nostra città che ha tanto da offrire quanto ad arte e storia”, conclude Mincione, invitando a leggere quanto scritto nel post presente nella pagina facebook dell’associazione Aversa Turismo.

“Quello che molti non hanno compreso – spiega ancora – è che la celebrazione del compleanno di Aversa non è la celebrazione della Fondazione della Città ma è solo l’evento finale di un’attività che viene realizzata tutto l’anno con le scuole e nelle scuole per far acquisire ai ragazzi la consapevolezza delle ricchezze della propria città, un’attività dedicata a tutti i Mille anni di storia con tutte le sue caratteristiche peculiari. I ragazzi studiano e presentano i risultati del proprio lavoro sia con video e PowerPoint durante l’evento di apertura sia con l’esposizione all’interno del Villaggio della Conoscenza. Il Corteo Storico è un ulteriore modo per coinvolgere i ragazzi che studiano e riproducono i costumi delle diverse epoche ed un modo per coinvolgere la città. Considerate che solo la pagina di Aversa Turismo ha raggiunto oltre 50.000 contatti nella settimana dell’evento e il sito 5.000 visitatori unici, a cui si aggiungono i contributi di tutti i media che ci hanno seguito”.

“Aversa Millenaria – continua il post – è un progetto di tante associazioni e tante scuole che hanno deciso di valorizzare la propria città, innanzitutto facendo acquisire agli aversani, in particolare ai più piccoli, la consapevolezza di quanto sia bella e ricca la nostra Aversa: c’è un lavoro incredibile tutto l’anno e chiediamo scusa se talvolta non è professionale ma il tutto è realizzato da contributi di tanti volontari, dagli iscritti alle varie associazioni ai professori delle scuole, con budget irrisori, finanziati con soldi propri dei partecipanti, con qualche sponsor, con la vendita di qualche cartolina. Il Comune solo quest’anno, ed è il terzo, è intervenuto concedendoci il Teatro Cimarosa. AversaTurismo ogni anno è il maggior finanziatore nonché l’ente responsabile di eventuali spese non previste che puntualmente sopravvengono”.

“Il messaggio è che intendiamo trasmettere – conclude il post – non è quale sia l’anno effettivo della Fondazione che, probabilmente, non conosceremo mai con certezza ma promuovere la nostra bellissima città: se un giorno il Comune di Aversa per qualche ragione dovesse cambiare la data del Millennio, pazienza, cambieremo il numeretto nel logo di Aversa Millenaria e continueremo imperterriti nei nostri festeggiamenti”.

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