Una rivoluzione senza precedenti quella che vede come protagonisti i treni da Roma a Napoli (e viceversa). Questi, infatti, hanno visto raddoppiare le proprie corse (in particolare, a vantaggio delle stazioni di San Cipriano e Frignano) dopo i disordini causati dalle polemiche per gli orari entrati in vigore il 12 dicembre 2016 (leggi qui).

Grazie ad una presa di ferro degli ultimi tre mesi, che ha visto una leadership rappresentata in particolare dal Comitato Pendolari Albanova – San Marcellino, c’è stata una vera e propria rivalutazione delle stazioni. Fondamentale, in tal progetto, è stata la nascita dei coordinamenti dei pendolari, regionale e interregionale, conseguentemente alle ultime iniziative autonome del Comitato e della costituzione di comitati in tutte le fermate della tratta Napoli – Roma.

“Non vogliamo prenderci tutto il merito – dichiara Angelo Martino, portavoce del Comitato Pendolari Albanova – San Marcellino – questo risultato è il frutto di anni di lavoro e dell’impegno di tanti. Siamo stati una compagine ampia composta da ben 20 comitati e personalità di ogni genere”.

“Il tutto si origina dalle nostre contestazioni della rimodulazione del 12 dicembre. – continua – Dopodiché, incrociandosi le stesse con quelle di altri comitati, siamo stati invitati ad una consulta unificata, da cui è nato il coordinamento prima interregionale e poi regionale”.

È giusto parlare di rivoluzione, dopotutto è una tratta che copre 214 km, 24 stazioni e snodi con altre 5/6 tratte. “Noi in questo frangente – espone Martino – abbiamo raccolto il frutto di anni di lavoro e intessuto magistralmente le trame per raggiungere i nostri obiettivi, fermo restando che ancora tanto c’è da fare e, soprattutto, ora vanno stabilizzati i risuolati e protetti da eventuali revisioni che potrebbero sopraggiungere per accordare gli oppositori agli stessi”.

A questo punto, sorpresi, gli chiediamo se davvero ci sono oppositori. “Certo, ci sono – risponde – come è giusto che sia. Va detto che, purtroppo, la revisione imminente della riprogrammazione del servizio, lascia ancora notevoli disagi per tantissimi utenti e una serie di criticità strutturali che richiederanno ancora sacrifici, ma il lavoro è solo all’inizio. Si punta congiuntamente alla ricerca del miglioramento continuo del servizio, alla crescita del numero dei fruitori e già da fine mese ci rivedremo tutti insieme, per fare il punto sulle problematiche che emergeranno in queste prime settimane di sperimentazione del nuovo orario, per cercare i correttivi da proporre già per il prossimo giugno. Noi siamo stati molto avvantaggiati, ma è un meccanismo gigantesco quello che abbiamo messo in moto. Lo abbiamo fatto, tuttavia, con senso civico e passione, per non scontentare nessuno e giungere a un miglioramento del servizio dalle nostre stazioni, ma ora bisogna continuare nella crescita e sulla strada della collaborazione tra i rappresentanti dell’utenza, le istituzioni e i gestori del servizio, mediante il tavolo tecnico istituito in questo periodo e che dovrà proseguire in tal senso per dare il massimo ai milioni di cittadini che sono interessati dal Tpl sulla tratta”.

Martino, poi, passa ai ringraziamenti: “In questo meccanismo è stato fondamentale l’apporto del presidente della quarta commissione regionale della Campania, l’onorevole Cascone, che in rappresentanza della committenza (la regione Campania), si è messo completamente a disposizione dei comitati e dell’utenza. Da non trascurare anche la disponibilità dei gestori del servizio, per tramite del direttore regionale della divisione passeggeri della regione Campania, il dirigente Tullio, oltreché dei tecnici che hanno lavorato alacremente in questi tre mesi, per cercare di far convergere il nuovo modello di servizio con le esigenze manifestate dai viaggiatori tramite noi.

Infine, hanno indubbiamente pesato le pressioni delle amministrazioni locali, quella di San Cipriano d’Aversa in primis, che hanno sposato la nostra causa, sostenendo il nostro impegno e agendo sul governo regionale, affinché si prodigasse in nostro favore, rilevando che in questa rimodulazione del servizio, la regione Campania ha investito diversi milioni di euro, al fine di incentivare lo sviluppo e indirizzare un sempre crescente numero di persone verso una mobilità sostenibile”.

“Siamo all’alba di una nuova era – conclude – del rapporto tra l’utenza, le istituzioni e i gestori del servizio di trasporto pubblico locale, per cui è fondamentale che l’impegno di tutti converga in uno spirito di innovazione e verso un senso civico che non hanno precedenti”.

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