Da Pietravairano al Burundi per costruire il “Ponte dell’Apicoltura”

di Redazione

Parte dalla Campania, dal comune casertano di Pietravairano, l’iniziativa italiana organizzata dall’associazione “Api e Biodiversità di Terra di Lavoro” in favore del Burundi. Parliamo dell’iniziativa denominata “Bee for Life” con l’intento di promuovere l’autosufficienza delle popolazioni locali attraverso la progressiva acquisizione delle competenze necessarie all’autosufficienza.

Le api ci insegnano molto. Rappresentano lo “strumento” per combattere anche l’emancipazione. Questo vale per i paesi come il Burundi ma anche nei ns territori svantaggiati dove ogni giorno si perdono le speranze. Oggi apicoltura significa anche solidarietà, riscatto sociale ma anche morale.

Per questo serve costruire un ponte di solidarietà tra apicoltori italiani e i villaggi del Burundi, al fine di aiutarli a conoscere l’apicoltura razionale ed offrire loro formazione, attrezzature e strumenti.

“Il nostro impegno che stiamo offrendo – per Concetta Fazzone dell’associazione ‘Api e Biodiversità di Terra di Lavoro’ – è insegnare a fare a distanza, sensibilizzare per offrire loro le conoscenze di un’apicoltura moderna”.

Nonostante siano passati anni da colpi di Stato e storie insanguinate, il Burundi vive, purtroppo, ancora una situazione drammatica, un paese africano al penultimo posto tra quei paesi dove la nutrizione fa registrare ancora un’alta mortalità, in particolare tra i bambini.

Per questo nasce nel 2010, in Italia, ad Atripalda, l’associazione “Burundi-Amo Onlus” al fine di creare nel nostro paese un punto di riferimento per la popolazione burundese. Il “sogno” è quello di dare ad alcuni villaggi della provincia di Bururi la possibilità di vivere dignitosamente ricavando dalle loro terre il necessario per alimentarsi e per sviluppare altre attività. Parliamo di un’agricoltura che malapena è sufficiente a coprire il fabbisogno locale, condotta prevalentemente da donne e pochi uomini perché la guerra ha decimato generazioni di uomini.

Nel 2015 Stanislao Pagnotta, apicoltore campano che per primo ha fornito in due anni, con le difficoltà delle traduzione italiano/francese, una formazione a distanza sulle tecniche di allevamento, indicazioni e consigli su come costruire ad esempio le arnie razionali come gestire un alveare ed altro ancora. L’obiettivo non è raccogliere soldi ma abbiamo per il momento l’obiettivo di raccogliere del materiale necessario, studiato sull’attuale forza lavoro e senza dover ricorrere chissà a quali numeri.

Per restare aggiornati, per vedere le foto del materiale quando arriverà in Burundi, per restare in contatto con questa iniziativa cerca su Facebook la pagina “Bee for Burundi”.

E’ da alcuni giorni che è giunta dalla Repubblica del Burundi, tramite l’Ambasciata in Italia, una lettera di ringraziamenti e di elogi affinché questa iniziativa possa portare indipendenza economica ed occasione di sviluppo per centinaia di famiglie burundesi.

Chi vuole aiutare l’associazione, chi crede nel progetto, chi vuole essere un anello di congiunzione del ponte che vogliamo costruire, può mettersi in contatto anche con ‘Api e Biodiversità di Terra di Lavoro’ scrivendo a: info@apiebio.it.

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