Provincia di Caserta senza fondi, le scuole superiori a rischio chiusura

di Redazione

La “rete informale” dei genitori delle scuole superiori casertane ha incontrato a oggi il presidente della Provincia, Silvio Lavornia, vista la distanza attuale del Governo nazionale rispetto alle istanze della provincia di Caserta, lasciata nell’impossibilità di una gestione minima ordinaria e normale, anche delle scuole superiori.

“Il Governo – si legge in una nota – neanche oggi ha avuto la sensibilità di affrontare la discussione del decreto Salva-Province, lasciandoci davvero in balia delle onde, terminando oggi la gestione provvisoria, senza nessun atto che permetta di continuare ad operare almeno in modo essenziale”.

A questo punto dopo un confronto urgente, il presidente Lavornia ha deciso che lunedì mattina, in sede di consiglio provinciale, alle ore 11, dovrà informare tutta la popolazione che non è più nelle condizioni minime di operare e sarà costretto suo malgrado a sospendere nei giorni successivi le attività anche degli istituti scolastici, non avendo più le capacità minime necessarie.

Alla riunione di lunedì seguirà una conferenza stampa aperta, per informare e dare opportuno risalto alle gravissime problematiche insorte, vista anche la probabile partecipazione di tutti gli attori del territorio, in primis sindaci e dirigente scolastico provinciale, passando alle forze sociali, e finendo ai genitori e studenti.

“Noi genitori – continua la nota – confermiamo la nostra presenza attiva e la nostra partecipazione concreta ad ogni forma di mobilitazione e protesta, democratica e pacifica, necessaria ed utile, in questo momento di crisi del nostro territorio. La nostra è una battaglia di civiltà per l’istruzione, formazione, e cultura dei nostri figli, mai figli di un Dio minore, e per costruire un futuro degno per tutti gli studenti casertani. Non possiamo girare più la testa dall’altra parte, gli assenti avranno sempre torto, e gli ignavi faranno pagare un prezzo altissimo a questo territorio, in primis ai nostri figli”.

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