Elezioni Aversa, è ballottaggio De Cristofaro-Villano

di Nicola Rosselli

Enrico De Cristofaro e Marco Villano. Divisi da un 5% e 1300 voti (guarda qui i risultati ufficiali) saranno il presidente (autosospesosi) regionale e provinciale degli architetti, a capo di otto liste civiche di centrodestra, e l’esponente del Partito Democratico (consigliere comunale uscente) a giocarsi la poltrona di primo cittadino normanno in occasione del ballottaggio in programma per il prossimo 19 giugno.

Rispettato, quindi, il pronostico della vigilia anche se erano in molti ad aspettarsi qualcosa di più dalla coalizione guidata da De Cristofaro.

Buona l’affermazione di Dello Vicario con poco meno del 17%, mentre delude il M5S che non raggiunge con Mariagrazia Mazzoni il 10%, mentre la lista a lei collegata non arriva all’8%. Bisognerà ora vedere come si posizioneranno il centrodestra ufficiale con Dello Vicario e i grillini con la Mazzoni.

Dal primo potrebbe venire una sorpresa che ha già più volte, anche se non ufficialmente, fatto balenare. Dello Vicario, infatti, dopo il duro scontro preelettorale per una candidatura unitaria con una parte di Forza Italia che ha abbandonato il partito scegliendo De Cristofaro, potrebbe dare quale indicazione di voto l’appoggio al candidato del centrosinistra Marco Villano. Scontata, invece, la scelta del M5S di non fare alcun apparentamento come in tutte le altre parti.

Da evidenziare che ieri un elettore aversano su quattro ha scelto di non partecipare alle votazioni, considerato che i votanti sono stati il 73,5% degli aventi diritto con un calo del 4,5% rispetto all’ultima tornata elettorale del maggio 2012.

Di fatto gli elettori aversani hanno votato con un anno di anticipo perché, come si ricorderà, nello scorso mese di settembre il consiglio comunale fu sciolto poiché la maggioranza guidata dal compianto sindaco Peppe Sagliocco non riuscì ad approvare il bilancio preventivo per il 2015 a causa del venir meno dell’appoggio del presidente del consiglio comunale Peppe Stabile che non ritornò in aula consiliare dopo una sospensione causata da un malore.

Sagliocco era stato eletto al primo turno nel giugno del 2012 con il 56,5% a fronte di un bulgaro 76,1 delle liste che l’appoggiavano, per poi perdere mese dopo mese pezzi di maggioranza sino a giungere a non averla più. Dopo poco più di un anno aveva perso in un solo colpo ben sette consiglieri comunali, di cui buona parte provenienti da Forza Italia e dall’Udc.

ANALISI – Marco Villano mantiene sostanzialmente le preferenze come sindaco anche per quanto riguarda i partiti della coalizione. Perde, infatti, intorno allo 0,5. Scarto del 3% in meno, invece, per Enrico De Cristofaro. Punti che vanno a Mariagrazia Mazzoni, che raccoglie il 2% in più rispetto alla lista che l’appoggiava, e a Gianpaolo Dello Vicario che prende l’1% in più.

Forza Aversa, nato da una costola di Forza Italia, è il primo partito con poco meno di tremila preferenze (11,63%), seguito dal Partito Democratico con poco più di duemilacinquecento (9,38%), Tra Forza Aversa e Partito Democratico si posizione, però, Noi Aversani, con duemilaseicento preferenze (10,11), il movimento voluto dal compianto sindaco Giuseppe Sagliocco, vera sorpresa.

Forza Italia con 1808 preferenze (7,03%) tocca il gradino più basso in città dalla sua nascita. Il M5S si assesta a poco meno di millenovecento preferenze (7,35).

Da segnalare gli appena 10 voti raccolti da Aversa Sicura con De Cristofaro e i 25 di Aversa a Testa Alta con Villano.

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