Aversa, caos al Giudice di Pace: 4 unità per 18mila procedimenti

di Nicola Rosselli

Aversa – “Alla luce di tutto quanto evidenziato e delle più volte manifestate criticità dell’Ufficio dovute alla carenza di personale, purtroppo senza concreto riscontro in termini di applicazione di nuove unità, si deve rilevare l’impossibilità di procedere alle normali attività dell’Ufficio Giudiziario, ormai giunto al collasso e, pertanto, finché perdura il descritto stato di emergenza non resterebbe che procedere alla sospensione delle udienze civili, potendosi garantire solo lo svolgimento delle udienze penali ed i servizi di cancelleria civile”.

Antimo Femiano, coordinatore dei giudici di pace dell’Ufficio Circondariale di Napoli Nord in Aversa, lamenta ancora una volta l’assurda situazione relativamente al personale civile. E lo fa con una dettagliata nota inviata al presidente Corte di Appello, Giuseppe De Carolis, e al presidente del tribunale di Napoli Nord in Aversa, Elisabetta Garzo.

Femiano ricorda che presso l’Ufficio sono presenti quattro unità: un funzionario, un cancelliere, un ausiliario e un operatore a fronte, nel solo 2015, di un carico di ruolo di oltre 18mila procedimenti civili e 222 procedimenti nel settore penale.

“La evidente e grave carenza di personale, unitamente alla enorme mole di cause di cui sopra ed un aumento in previsione per l’anno 2016, – scrive il giudice coordinatore – provoca un forte ed intollerabile ritardo nella fissazione delle prime udienze, le quali si tengono ad oltre sette mesi di distanza dalla iscrizione a ruolo, nonché nella pubblicazione delle sentenze, la quale segue di oltre sette mesi la data di deposito in cancelleria da parte dei giudici”.

Inoltre, “il progressivo incremento delle cause di nuova iscrizione e delle cause pendenti comporta l’impossibilità materiale di procedere alla archiviazione dei fascicoli definiti e di provvedere al recupero delle spese nel settore sia civile che penale”. Femiano continua: “Ancora una volta si ribadisce la grave difficoltà, se non la totale impossibilità, di attivare l’ufficio Gip Circondariale in quanto l’unica unità addetta al settore penale è costretta da sola non solo ad assistere i giudici in udienza ma anche a svolgere tutti gli adempimenti della cancelleria penale, ivi compresa la preparazione delle udienze. In ultimo, si vuole ricordare che l’Ufficio non può provvedere alla propria informatizzazione, contrariamente a tutti gli altri uffici circondariali. Purtroppo, il provvedimento adottato dal sottoscritto Coordinatore, di limitazione della trattazione ad un massimo di trenta fascicoli per udienza per giudice, benché necessario per disciplinare l’accesso dell’utenza allo stabile, ha ridotto e regolamentato l’affluenza del pubblico senza ulteriormente risolvere le problematiche sopra evidenziate”.

Sull’argomento da registrare la presa di posizione della Camera Civile di Aversa che con il suo presidente, l’avvocato Carlo Maria Palmiero, afferma: “Per quanto dobbiamo dare atto al Ministero del fatto che è quasi completo l’arredamento e l’allestimento della palazzina individuata all’interno del complesso del Castello Aragonese, da destinare all’ufficio del Giudice di Pace di Napoli Nord in Aversa, dobbiamo a gran voce evidenziare come risulti del tutto inascoltato il reiterato grido d’allarme sollevato sia dal coordinatore dei giudici di pace che dalla Camera civile di Aversa. In mancanza di personale, quell’ufficio non potrà funzionare. È tanto risulta ancor più allarmante se si considerano le nuove competenze che stanno per essere attribuite al giudice di pace. Purtroppo stiamo assistendo alla progressiva deresponsabilizzazione ed alla uscita dello Stato dal settore giustizia, con preoccupanti ricadute sulle fasce deboli della collettività. E necessario che il presidente della Corte di Appello di Napoli, in attesa di ben più risolutivi interventi ministeriali, attui misure perequative volte a garantire il quotidiano lavoro degli avvocati, dediti ad assicurare ai cittadini la tutela dei propri diritti”.

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