Renzi a Napoli, proteste e scontri sul Lungomare

di Emma Zampella

Forti tensioni a Napoli per la visita del premier Matteo Renzi sulla questione della bonifica di Bagnoli, con scontri tra manifestanti e le forze dell’ordine. Nella mattinata i contestatori hanno tentato di aprire un varco nel cordone della polizia in piazza Vittoria, sul lungomare. Le forze dell’ordine li hanno respinti con una carica e un lancio di lacrimogeni al quale i dimostranti hanno risposto con bombe carta.

Gli stessi si sono poi mossi verso la rotonda Diaz, nella direzione opposta rispetto alla redazione del “Mattino” dove, nel pomeriggio, si è recato il presidente del Consiglio.

IL VIDEO DEGLI SCONTRI SUL LUNGOMARE (CLICCA QUI) – In alto il corteo nel centro città

Per l’intera mattinata la situazione di ordine pubblico era stata sotto controllo nonostante il vasto dispiegamento di forze dell’ordine, in assetto antisommossa, e numerose camionette di polizia, carabinieri e Guardia di finanza dislocate in vari punti della città.

Il corteo aveva tentato la strada del porto per raggiungere la redazione del Mattino, trovando la via bloccata dalle forze dell’ordine in assetto antisommossa. I manifestanti hanno, quindi, cambiato percorso attraversando i Quartieri Spagnoli e i gradoni di Chiaia, per poi riversarsi sul lungomare, dove è esploso lo scontro con le forze dell’ordine.

Renzi: “Siamo più forti delle minacce” – “Possono insultare, minacciare, tirare sassi e lacrimogeni. Noi siamo più forti delle minacce e più decisi dei loro insulti. Abbiamo promesso che il Paese lo sblocchiamo e lavoriamo per questo”, come oggi con la cabina di regia per Bagnoli. Lo ha detto il Renzi nel corso di un forum al Mattino. “Sono quasi affezionato” alle proteste: “Tutte le volte che vengo a Napoli ho delle contestazioni molto veementi”. Con questa battuta il premier ha commentato gli scontri in città. “Esprimo solidarietà agli 11 agenti feriti, tutti lievemente. Uno di loro credo abbia una prognosi di dieci giorni. Sono grato alle forze dell’ordine. E se qualcuno pensa che visto il comitato d’accoglienza io non torni a Napoli, credo che tornerò una volta al mese”, ha aggiunto.

“Non date ascolto – ha aggiunto – alle ricostruzioni farlocche: a Bagnoli non c’è nessuna cementificazione. Bonifichiamo le terre, bonifichiamo il mare: stiamo procedendo alla più grande opera di recupero ambientale della storia italiana. Vale più di dieci abbattimenti di ecomostri. Con buona pace delle polemiche di chi per anni non ha mosso un dito. Noi siamo quelli che messi davanti alle responsabilità, non ci prendiamo paura. Abbiamo promesso di sbloccare l’Italia. E lo faremo, con umiltà e coraggio”.

Tra i programmi del presidente del Consiglio – arrivato nel capoluogo campano con il ministro della Giustizia, Andrea Orlando – anche la visita al carcere minorile di Nisida, poi di corsa all’isolotto flegreo, a poca distanza dal promontorio di Posillipo e dalla costa di Bagnoli.

“Siamo andati a portare la nostra vicinanza alle associazioni, ai comitati studenteschi, alle donne ed agli uomini che oggi in occasione della visita del presidente del Consiglio hanno deciso di esprimere le proprie istanze”, hanno dichiarato due assessori partenopei, Carmine Piscopo e Alessandro Fucito che hanno partecipato alla protesta aprendo i corti partiti da piazza Dante.

Il gruppo di manifestanti – circa un centinaio dei comitati di cittadini di Bagnoli, collettivi studenteschi e centri sociali – ha bloccato il traffico sul lungomare, fermato diverse auto con cittadini a bordo che cercavano di passare tra i divisori di plastica. Ad aprire il corteo uno striscione con la scritta: “Napoli sfiducia il Governo Renzi” e un grande pupazzo di Pinocchio che indossa una maglia con la scritta Pd.

I manifestanti hanno intonato cori contro l’esecutivo e in tanti indossano maschere di pulcinella. Tra i cartelli: “Napoli città ribelle”, “No al Governo delle lobby e degli speculatori”, “Non c’è trippa per ratti, Renzi torna nelle fogne”. Da un palazzo laterale in piazza Dante, alcuni manifestanti hanno esposto uno striscione: “Renzi via da Napoli”.

Quattro poliziotti – si apprende da fonti della Questura di Napoli – sono rimasti feriti dal lancio di pietre effettuato da alcuni manifestanti all’altezza dell’incrocio tra via Partenope e via Colonna, a Napoli. Gli agenti hanno usato idranti e lanciato lacrimogeni per disperdere i manifestanti.

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