Antonino, da “Amici” a “Nottetempo”: “Ecco come sono cambiato”

di Emma Zampella

Non ha mai completamente abbandonato la musica e, anche se eclissato per qualche anno, Antonino Spadaccino è riuscito a lavorare ad un nuovo disco complice anche la sua amicizia con Emma Marrone che non lo ha mai abbandonato. E da quell’amicizia nata su un pianerottolo di casa, è venuto fuori un disco che esce il 22 aprile prodotto da Universal.

“Devi tornare, hai una bellissima voce e una storia da raccontare” è stato questo lo sprono della cantante salentina nei confronti di Antonino che ha visto anche lui il successo con la trasmissione “Amici”.

Forte di un buon riscontro all’estero non si è arreso, portando la sua anima e la sua scrittura in “Nottetempo”, un progetto musicale che segna anche la metamorfosi del cantautore in tutti questi dieci anni. “Questo album – dice Antonino a Tgcom –  è il risultato di tutto questo. Grazie a Maria De Filippi che mi ha invitato ad ‘Amici Big’ qualche anno fa ho scoperto di aver conservato il mio pubblico. Questo mi ha rincuorato. La gavetta si fa prima, dopo, durante. Ho avuto delle bellissime esperienze all’estero, ma anche grandi batoste. Perché tutto serve. In ‘Ali Nere’ esprimo tutto il nuovo Antonino. Non bisogna pensare al cambiamento, ma essere il cambiamento”.

E nel nuovo disco non poteva esserci che tutto se stesso: dalla coerenza al rispetto, lo stesso che in punta di piedi lo ha riportato qualche settimana fa su quel palco dove tutto è cominciato e dove ha presentato in anteprima il singolo “Alinere”. E poi ancora “c’è l’amore e il bene verso le persone alle quali tieni, c’è l’amicizia, la libertà. La voglia di divertimento. Prima di essere un artista sono un uomo. Ho 33 anni e credo sia arrivato il momento di dire io la penso così, ho questa esigenza. Se mi parli di unioni civili ti rispondo che sono innamorato e mi voglio sposare”.

Un coming out il suo che arriva con tutta la riservatezza che ha sempre contraddistinto la sua persona. Una riservatezza che però non vuol dire silenzio, ma quasi delicatezza e leggerezza nel dire le cose. Come se poi fosse davvero così semplice.

Ma cosa è cambiato negli ultimi dieci anni? “ il 2005 era un momento di cambiamento. Mi sono ritrovato a 23 anni ad avere una popolarità enorme, ma dall’altra parte ero un emergente o forse anche meno. La discografia ai tempi non seguiva la tv. Anzi. E c’è stata questa discrepanza. Mentre usciva il mio secondo album scadeva il contratto con la casa discografica di allora, per intenderci”. Poi l’oblio per media, ma mai il silenzio, né con sé stesso, né con i suoi fans, con cui, grazie ai social è riuscito a mantenere quel contatto che gli ha ridato coraggio e la voglia di mettersi, ancora, in gioco.

Poi è arrivata Emma, figura fondamentale nella sua vita e in questo disco: “L’ho conosciuta prima come persona, sul pianerottolo. Perché siamo vicini di casa. E’ una ragazza che lavora tanto, che non trascura nessun particolare. Mi ha detto di lavorare, di farmi valere, di portare avanti le mie idee. Di essere me stesso. Mi ha detto ‘hai una bellissima voce, hai una bellissima storia, torna e fatti conoscere’”. E Antonino Spadaccino ha dato credito a quelle parole.

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