“Aversa a 5 stelle” punta al recupero del patrimonio edilizio

di Antonio Arduino

Aversa – Gli attivisti di “Aversa a Cinque Stelle” puntano a rivalutare il patrimonio edilizio cittadino. Una risorsa da recuperare con un programma ad ampio raggio capace di coinvolgere tutti i soggetti interessati alla rinascita della città. Un progetto ambizioso e di sicuro difficile da attuare in un territorio in cui il campanilismo e gli interessi personali prevalgono troppo spesso su quelli della collettività. Ma vale la pena comunque di tentare se si desidera avere una speranza di rinascita.

Il come nel progetto elaborato da Giuseppe Silvestri. “La valorizzazione del patrimonio edilizio, attraverso il perseguimento di prestazioni di sostenibilità crescenti, sia per edifici di nuova costruzione sia per la gestione e riqualificazione di edifici esistenti, assume oggi un ruolo centrale nel mercato delle costruzioni”, esordisce Silvestri. “Tale ruolo è sostenuto trasversalmente sia dalle recenti Direttive Europee, sia dalla diffusione di strumenti volontari per la certificazione di sostenibilità degli edifici”.

“L’Ue – ricorda – riconosce il ruolo strategico del settore edilizio, sia per l’opportunità di conseguire una significativa riduzione dei propri consumi energetici ed emissioni di gas climalteranti, sia nel sostegno di uno sviluppo economico sostenibile. Fissati gli obiettivi a medio termine. Inoltre lsi è impegnata a favorire un cambiamento graduale della pratica corrente, attraverso l’emanazione di Direttive Europee sempre più stringenti nella definizione dei requisiti energetici e delle azioni di orientamento richieste agli Stati Membri”. “E – continua l’attivista – si è impegnata a favorire politiche in grado di contribuire ad aumentare la competitività del settore edilizio e la diffusione di edifici efficienti nell’uso delle risorse. Si citano la Roadmap per un efficiente uso delle risorse che promuove l’efficienza nell’uso delle risorse in un’accezione ampia che valuti il consumo di risorse e gli impatti ambientali associati lungo il ciclo di vita dell’edificio, e la Comunicazione che indica le principali sfide che il settore dovrà affrontare entro il 2020, fra cui il miglioramento delle attività di costruzione e delle opere edilizie durante il loro ciclo di vita per l’incremento della competitività del settore e la promozione di un patrimonio immobiliare efficiente sotto il profilo energetico e dell’uso delle risorse”.

“Parallelamente –ricorda Silvestri-  è rilevabile una domanda di mercato verso edifici ad elevate prestazioni ambientali certificate, segnata dalla diffusione crescente di strumenti volontari, quali Leed, Breeam, Itaca, per la certificazione della sostenibilità degli edifici”.

“A garanzia del Committente, tali procedure favoriscono – sottolinea- l’implementazione di un processo edilizio controllato e di qualità nel quale gli attori sono chiamati a produrre rispettivamente un output progettuale di dettaglio, dalle prestazioni verificate con strumenti avanzati, e una costruzione conforme al progetto”.

“I principali contributi che favoriscono la qualità dell’opera finale, e quindi la maggior valorizzazione del patrimonio edilizio, sono l’approccio progettuale integrato e collaborativo in cui tutti gli aspetti del progetto sono analizzati fin dalle prime fasi all’interno di un team allargato e multidisciplinare. Definizione di requisiti prestazionali misurabili che spaziano dall’uso dell’energia, alla riduzione della risorsa idrica, dalla qualità del sito alla sostenibilità dei materiali, fino alla definizione di requisiti di qualità ambientale interna per la salute, sicurezza e benessere degli utenti dell’edificio. Adozione di strumenti di progettazione e simulazione avanzati, quali la simulazione energetica in regime dinamico per la valutazione dei costi energetici in esercizio e la simulazione del daylight attraverso metriche avanzate. Adozione di procedure di verifica della qualità del processo edilizio quali il commissionino. Terzietà del processo di certificazione, che vede la presenza di un ente terzo al processo di progettazione e costruzione demandato alla verifica delle prestazioni di sostenibilità valutate a progetto e misurate in opera. Evolutività dei sistemi che, trainati da un contesto normativo sempre più stringente e una continua evoluzione del mercato e dell’innovazione tecnologica, sono oggetto di periodici aggiornamenti al fine di stabilire obiettivi prestazionali sempre più ambiziosi”.

“L’implementazione delle azioni sopra descritte – conclude l’esponente di Aversa a Cinque Stelle – ha l’obiettivo di stimolare l’emergere di una nuova sensibilità nel settore edilizio e di conseguenza una trasformazione importante del mercato verso maggiori criteri di sostenibilità”.

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