Mafia, confiscati beni per 12 milioni a due coniugi

di Redazione

Catania – Confiscati beni appartenenti o riconducibili a Massimo Leonardi e Daniela Strano. I due erano stati tratti in arresto nel corso della complessa attività d’indagine della polizia, culminata con l’operazione denominata “Revenge 4”, per aver fatto parte di un’associazione mafiosa collegata al clan Cappello – Bonaccorsi “Carateddi” finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti del tipo marijuana e cocaina.

Leonardi era stato inoltre denunciato poiché trovato in possesso di 400 mila euro, somma ritenuta riconducibile al cognato Alessandro Bonaccorsi, ritenuto elemento di spicco dei Carateddi. Nella stessa circostanza la moglie di quest’ultimo, Bruna Strano, era stata trovata in possesso della somma di 393 mila euro nonché di numerosissimi oggetti preziosi.

L’attività d’indagine patrimoniale svolta adesso ha consentito di accertare la sproporzione tra il valore dei beni intestati a Leonardi e a Strano, o alle persone nominate in precedenza, ed i redditi leciti dei quali i medesimi godevano all’epoca dei relativi acquisti. Per l’acquisto degli immobili oggetto dell’odierno provvedimento, tra cui diversi appartamenti e terreni, è stato utilizzato denaro contante, ritenuto derivante dai proventi dell’attività di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.

Le indagini hanno consentito di accertare che Leonardi, pur non ricoprendo cariche all’interno della società ‘Metal Ferrosi Srl’ con sede in c.da Torre Allegra, immetteva liquidità con lo scopo di riciclare il denaro di provenienza illecita, consentendo pertanto una rilevante crescita aziendale a partire dalla fine degli anni 90 e successivi.

Oltre alla società appena citata, è stata confiscata anche la società Giada Immobiliare Srl, costituita il 20 luglio di cui la totalità delle quote sono possedute dalla società Metal ferrosi S.r.l. e dalla madre e dalla zia di Leonardi Massimo, (rispettivamente Scursuni Cantarella Rosa Maria e Stella Delia), in quanto si è dimostrato che i capitali per la costituzione di detta società erano formalmente riconducibili, direttamente o indirettamente (attraverso altre persone comunque familiari) sempre ai coniugi Leonardi Massimo e Strano Daniela.

Il solo volume di affari complessivo annuo delle predette società ammonta a circa 12 milioni di Euro. Costituiscono inoltre oggetto di confisca ben 4 vaste aree di terreni e 7 corpi di fabbrica, tutti ricadenti in ambito cittadino nonché 15 tra autovetture ed autocarri.

Disposta la confisca dei saldi attivi dei conti correnti e dei rapporti bancari e postali dei coniugi Massimo Leonardi e Daniela Strano. Leonardi è stato sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale per la durata di due anni e sei mesi, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza e di presentazione bisettimanale all’autorità di polizia, con imposizione di cauzione in misura di 10mila euro. Strano è stata sottoposta alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale per la durata di un anno e sei mesi, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza e con imposizione di cauzione in misura di 10mila euro.

Il valore complessivo dei beni oggetto di confisca (società, terreni, fabbricati, mezzi pesanti, auto, motoveicoli, conti correnti bancari e postali), ammonta a 12 milioni di euro.

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