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Cosa Nostra, i boss “al voto” per eleggere i nuovi vertici
Elezioni per eleggere il vertice del clan. E’ quanto emerso dall’operazione “Torre dei diavoli” dei carabinieri del Ros e del comando provinciale di Palermo che ha portato all’esecuzione di sei fermi e fatto luce su un omicidio di mafia commesso lo scorso 3 ottobre.
Il blitz ha assestato un duro colpo alla cosca di Santa Maria di Gesù. Nelle intercettazioni i boss si sono traditi: si parlava di ”votazione” tra i padrini pronti a riorganizzare i vertici di una delle famiglie più antiche di Cosa nostra che ha ordinato l’omicidio di Mirko Sciacchitano (GUARDA IL VIDEO), il giovane spacciatore “punito” per aver partecipato al ferimento di un pregiudicato. I fermi sono stati firmati dai sostituti procuratori Sergio Demontis, Francesca Mazzocco e Gaspare Spedale.
I carabinieri hanno accertato che l’attuale vertice era stato “legittimato” attraverso il ricorso a elezioni con la partecipazione degli altri uomini d’onore, e suggellata dal tradizionale bacio mafioso, secondo una prassi di cui si trova traccia nei verbali degli interrogatori di vecchi pentiti di mafia risalenti agli Anni 80.
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