Confturismo, effetto Isis: un italiano su 3 ha paura di viaggiare all’estero

di Stefania Arpaia

Roma – E’ probabile che i terroristi dell’Isis non puntassero solo ad uccidere gli “infedeli” durante gli attacchi terroristici di Parigi ma che volessero diffondere terrore al punto da mettere in difficoltà le economie europee e non solo.

Il risultato è stato ampiamente ottenuto secondo i dati raccolti da Confturismo che conferma che un italiano su 3 è impaurito e non ha intenzione di viaggiare all’estero. L’indice di fiducia del viaggiatore a novembre è sceso a 59 punti rallentando il miglioramento che aveva registrato nel corso di tutto l’anno. 

Oltre un italiano su tre dichiara di aver paura di andare all’estero, soprattutto in Francia e ancor più in Medio Oriente. Un italiano su due invece cambierà le proprie abitudini in conseguenza degli attentati. 

Sono questi i principali risultati dell’analisi statistica svolta da Confturismo-Confcommercio in collaborazione con l’Istituto Piepoli. Ulteriori informazioni sono state raccolte anche in merito alla paura di rischi di attentati nel proprio Paese.

La maggior parte degli intervistati ha considerato come bersaglio principale la Capitale in vista del Giubileo. Tuttavia, solo il 12% degli italiani crede che il Giubileo debba essere cancellato a causa di questo rischio. Quasi quattro italiani su cinque non credono invece che si debbano cambiare le proprie tradizioni. 

In merito alle mete preferite invece, in Italia, è da segnalare il Trentino Alto Adige, scelto durante la stagione invernale-sciistica e dei mercatini di Natale, seguito da Toscana e Lombardia. A livello europeo invece è la Spagna ad essere in pole position insieme a Regno Unito e Francia, che scendono però di qualche gradino. I Caraibi e gli Stati Uniti sono invece le mete preferite a livello extra-europeo.

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