Bergamo, musulmano accoltella moglie che non vuole indossare il velo

di Stefania Arpaia

Bergamo – Tragedia sfiorata a Mozzo, in provincia di Bergamo, dove un uomo ha accoltellato la moglie che si rifiutava di indossare il velo. 

Si vergognava della libertà della moglie, il marocchino di 56 anni, che doveva giustificarsi con gli altri uomini frequentatori della moschea che non permettevano alle loro donne di assumere comportamenti poco “idonei”. Ma la donna, 50 anni, anch’essa marocchina non aveva intenzione di piegarsi alla volontà del marito.

Musulmana credente ma non praticante, la 50enne voleva essere libera di vivere la sua vita senza imposizioni e di camminare per strada senza il velo in testa. L’ira del marito sarebbe esplosa in seguito al rifiuto della donna di avere un rapporto sessuale con lui e di coprirsi il volto. 

Così mentre la marocchina si preparava per andare al lavoro l’uomo l’ha aggredita con un coltello ferendola alla schiena, alla pancia e al petto. Riuscendo a raggiungere una finestra, la donna aveva lanciato un grido di aiuto. Immediato l’arrivo dei sanitari del 118 che le salvarono la vita.

La vicenda risale al dicembre 2014 ma è in questi giorni che l’uomo è stato convocato dal tribunale di Bergamo per rispondere di tentato omicidio. La coppia era sposata da 26 anni. Il marito, secondo quanto raccontato dall’aggredita, non era stato sempre violento.

L’atteggiamento era cambiato quando aveva iniziato ad avere frequentazioni più strette con i musulmani del luogo. Per evitare il giudizio degli altri, aveva cominciato a insistere perché la sua compagna indossasse il velo e salutasse le donne velate che incontravano, che preparasse da mangiare per gli uomini della moschea e che ai figli fosse impartita un’educazione musulmana.

Il tentato omicidio era stato preceduto da una serie di minacce. Sgozzando una pecora davanti alla figlia, l’uomo aveva detto alla ragazza: “La prossima sarà tua madre”.

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