Cura tumori, Cmo scommette su Rame 64

di Redazione

Torre Annunziata (Napoli) – Si è tenuto al Cmo di Torre Annunziata l’importante convegno presieduto dal luminare viennese Siroos Mirzaei, presidente dell’Unione europea degli specialisti medici, che nel corso della giornata ha consentito ai colleghi provenienti da tutta Italia ed iscritti al convegno, coordinato e presieduto da Raffaele Addeo, di scoprire le potenzialità diagnostiche e terapeutiche del Rame 64 (64-CU), un radiofarmaco innovativo su cui il centro polispecialistico ha scommesso facendo così fede ad una tradizione di pionieri della Medicina Nucleare.

Il Rame 64 ha la caratteristica di poter essere utilizzato sia a scopo diagnostico che terapeutico e la struttura è oggi uno dei tre centri in Italia (oltre all’ospedale di Pescara e quello di Torino) a poterne vantare l’utilizzo laddove in tutta Europa lo si trova solo in Germania ed Austria.

A livello pratico il CU è un elemento molto versatile, infatti può essere legato con diverse molecole “carrier” in modo da poter essere utilizzato in modo specifico in numerose patologie e già da giugno gli specialisti del CMO lo somministrano sotto forma di 64-CUCl (studio dei glioblastomi) e CU-DOTANOC (tumori neuroendocrini) o 64CU-DOTANOC (tumori neuroendocrini). Questo ha consentito all’ufficio studi del CMO di realizzare un monitoraggio ampio e dettagliato sui risultati riscontrati, che sarà presentato nel corso del convegno e che sarà di grande supporto alle lezioni degli specialisti invitati a Torre Annunziata.

Nel giro di poche settimane, inoltre, sarà a disposizione dei pazienti anche il 64CU-PSMA per lo studio del carcinoma della prostata, un radiofarmaco che rappresenta il futuro. Rispetto ai chemioterapici classici ed agli altri radiofarmaci utilizzati a scopo terapeutico il 64-CU ha il vantaggio di poter essere somministrato anche a dosi molto elevate senza effetti tossici per il fegato, i reni ed il midollo osseo consentendo quindi trattamenti ripetuti e più duraturi nel tempo.

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