Bilancio, malore colpisce il presidente Stabile: Consiglio sospeso

di Antonio Arduino

Aversa – La seduta del consiglio comunale dedicata all’approvazione del bilancio 2015 sospesa intorno alla ore 13,30 per la pausa pranzo  non riprende per malore del presidente Giuseppe Stabile che non rientra in aula alla ripresa dei lavori perché, secondo voci di corridoio sarebbe stato accompagnato  in ospedale e, dopo il controllo, poi messo a riposo a casa,. Si è conclusa così la prima seduta di quello che probabilmente sarà il consiglio comunale più lungo della storia di Aversa. Cominciato alle ore 9 e 30 di lunedì 31 agosto per l’approvazione del bilancio di previsione 2015 e del piano delle opere pubbliche del triennio 2015-2017 che è apparso scontato nel risultato per la presenza in aula di tutti i 12 componenti della maggioranza e di solo 9 componente dell’opposizione per l’assenza di Paolo Galluccio, Imma Lama e Orlando de Cristoforo.

Così era chiaro che a meno di malori imprevisti, di qualche componente della maggioranza, creati dalla atmosfera rovente, nata dalle discussioni accesissime tra le due fazioni, che potrebbero ridurne il numero dei componenti pronti a votare il bilancio previsionale e il piano triennale – per l’arrivo del 118 – l’opposizione avrebbe dovuto registrare l’ennesima sconfitta. Un risultato che, fino a ieri mattina, era scontato data la compattezza dimostrata dalla coalizione di maggioranza.

Al di là dell’eventuale record di durata il consiglio comunale ha dimostrato la volontà dell’amministrazione di non dare risposte complete, esaurienti ed inoppugnabili ad una opposizione che ha cercato in tutti i modi di far sospendere o rinviare la seduta chiedendo il numero legale, disquisendo sulla ipotetica mancata comunicazione della convocazione ad alcuni consiglieri, presentando ben 11 pregiudiziali al documento economico programmatico che, a parere del consigliere Della Valle autore dell’iniziativa, avrebbero inficiato la validità del consiglio stesso, presentando oltre 90 emendamenti ad un bilancio che non avrebbero poi votato considerandolo insoddisfacente.

Un modo di fare che non costruisce, finalizzato a prolungare i lavori, al parlamento sarebbe stato stroncato con un voto di fiducia, che non è stato gradito dal pubblico presente che avrebbe preferito vedere le due parti darsi battaglia sui contenuti del bilancio e del piano triennale e non assistere ad un braccio di ferro che ha avuto momenti più simili all’alterco fra adolescenti, decisi ad avere per forza ragione, a dimostrare chi è più bravo che ad un momento importante di confronto tra politici intenzionati a fare gli interessi della città.

Da parte sua la maggioranza, benché forte del numero e della compattezza, dimostrata ancora una volta con la presenza in aula di tutti all’appuntamento decisivo per il futuro dell’amministrazione, ha preferito rispondere alle osservazioni fatte dai componenti dell’opposizione facendosi scudo, di volta in volta a seconda delle richieste, delle decisioni della segretaria comunale o del funzionario di turno che attestavano la validità dell’operato della giunta. Un modo di rispondere considerato insoddisfacente dai componenti dell’opposizione che avrebbero voluto prendere visione di atti cartacei capaci di confermare quanto affermato dai funzionari comunali.

Una richiesta, forse logica ma, di fatto, inaccettabile per il ruolo rivestito da chi rappresenta l’ente comunale la cui onestà intellettuale non può essere messa in dubbio a meno che non si dimostri il contrario attraverso una decisa azione giudiziaria e non facendo ipotesi legate all’interpretazione personale di legge e regolamenti.

Ora con il malore di Stabile tutto è da rifare, sarà necessario riconvocare il consiglio, questa volta d’urgenza, quindi entro le 24 ore, cosicchè i consiglieri potranno tornare in aula mercoledì 2 settembre per approvare il bilancio sul filo di lana.

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