Pino Daniele morto per “decadimento della funzione cardiaca”

di Gabriella Ronza

Lo hanno stabilito i medici legali incaricati dalla procura di Roma: Pino Daniele è morto per decadimento della funzione cardiaca, che, in termini meno scientifici, sarebbe la perdita di energia del cuore.

Sembra così essersi finalmente conclusa questa tristissima pagina della musica italiana, dopo innumerevoli polemiche.

Da quel tragico 4 gennaio, quando il musicista è stato colto da malore e trasportato dalla Toscana a Roma, i familiari si erano più volte chiesti se Pino poteva essere salvato.

Il fratello, Nello Daniele, aveva dichiarato sul settimanale “Chi”: “Pino si poteva salvare e vedo troppo sciacallaggio intorno alla sua morte. Il suo cardiologo doveva impedirgli di viaggiare. Erano 160 chilometri di distanza da percorrere in macchina in quelle condizioni”.

In quegli ultimi attimi, a soccorrere il musicista era stata la compagna Amanda Bonini, che lo aveva accompagnato, su espressa volontà del musicista, fino a Roma per farlo visitare dal cardiologo di fiducia, Achille Gaspardone.

“Il suo cardiologo – aveva sostenuto Nello su ‘Chi’ – se ne è uscito fuori dicendo che Pino, quando si è sentito male, lo ha chiamato per dirgli che voleva andare a Roma a farsi vedere da lui. Penso che il dottore avrebbe dovuto dirgli: ‘Non ti muovere da lì, me la faccio io tutta quella strada. Quel viaggio gli andava evitato, era un rischio ulteriore’”.

Ma i medici hanno specificato che se il cantautore si fosse recato nel più vicino nosocomio di Orbetello avrebbe avuto sicuramente più possibilità di salvarsi, ma non è certo che ce l’avrebbe fatta.

Gli esiti dei medici legali Vittorio Fineschi, Giorgio Bolino e Giuseppe Ambrosio sono stati depositati oggi al procuratore aggiunto, Pierfilippo Laviani, e al pm, Marcello Monteleone.

Il decadimento della funzione cardiaca ha provocato un edema (aumento eccessivo del liquido interstiziale dei tessuti) che è costato la vita al cantautore.

Una notizia ufficiale che può ora assopire gli animi dei fan e forse lasciare che la salma di Pino riposi finalmente in pace.

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