Acquisto Cantarella, Taglialatela: “Paghi la politica che ha inquinato”

di Redazione

Mondragone - Taglialatela su Cantarella

Mondragone – In merito all’ultima delibera riferita all’acquisizione al patrimonio indisponibile del Comune della cava dismessa ad uso di sito di stoccaggio provvisorio di rifiuti in località Cantarella, l’ex assessore alla Pubblica istruzione, leader del Movimento d’opinione “Mondragone Città Possibile”, Antonio Taglialatela, cerca di fare emergere quella che ritiene “la verità degli atti”.

Riceviamo e pubblichiamo:

Adesso ci avete proprio rotto le scatole, alla faccia della legalità, non è possibile fare propaganda politica anche sulla salute dei nostri concittadini, vergognatevi. 

Con la Delibera di Giunta numero 15 del 13 febbraio 2015 l’anomala compagine di governo locale ha espresso volontà di acquisire al patrimonio indisponibile del comune la cava dismessa, ora sito di stoccaggio temporaneo di rifiuti, ereditato dall’eccellente amministrazione Conte, ma prima di procedere all’acquisto, la Giunta del ribaltone, incurante di ogni norma sulla legalità e sulla trasparenza amministrativa, omette di allegare un progetto specifico di Bonifica del sito, adottando un atto di indirizzo sul quale deve essere esprimersi l’intero Consiglio Comunale.

Si giustifica l’acquisizione al patrimonio comunale del sito la Cantarella per cercare di ottenere dei finanziamenti, di competenza regionale, che hanno solo l’obiettivo di riqualificazione e risanamento ambientale, i quali, peraltro, sono stati già approvati e che non hanno assolutamente nulla a che vedere con la bonifica dei siti inquinati, facendo illudere e credere ai cittadini, ai comitati e alle associazioni ambientaliste silenti di poter “scroccare” e destinare tali ingenti risorse pubbliche per avviare la bonifica del sito in questione.

E’ assurdo, dopo aver perso anche questi finanziamenti richiamati dalla stessa delibera, l’attuale Amministrazione Comunale persevera nella falsità e nella demagogia, mentre le connessioni tra patologie tumorali e siti inquinanti diventa sempre più evidente.

Per amore della verità, l’attuale Giunta Comunale non ha ottemperato alle richieste fatte degli Uffici della Regione Campania per far rientrare il sito all’interno dei finanziamenti previsti nel P.R.B. (Piano Regionale delle Bonifiche). Successivamente, a seguito di numerose denunce formali intraprese, proposte di dichiarazione di Stato di Emergenza Ambientale.

Ha contraddetto anche quanto intrapreso nel lontano mese di ottobre 2013 che, con il solito atto di “somma urgenza”, l’amministrazione, messa alle strette, affida alla società Geo Projet la redazione di un preciso Piano di indagini preliminari per la bonifica del sito della Cantarella, al costo modico per i contribuenti di circa 25mila euro , ma dopo le analisi svolte dalla società incaricata ancora un nulla di fatto sul fronte della bonifica. Nel frattempo venivano costituiti tavoli su tavoli che non avevano alcuna funzione, come inutili, erano le analisi e le indagini, coadiuvate dall’Arpac, per quanto concerne il Topsoil e indagini marginali che incidevano sui suoli dei terreni confinanti l’area, illudendo gli Agricoltori della città. A seguito di tali ‘sceneggiate’ sono state protocollate precise richieste di partecipazione al procedimento amministrativo allegando ben nove osservazioni al Piano della Geo Project e una campagna di sensibilizzazione con delle Cartoline che i cittadini hanno inviato all’Amministrazione Comunale. Come sempre, nessuna risposta, violando palesemente qualsiasi norma sulla partecipazione e sulla trasparenza degli atti amministrativi. La tematica è molto delicata, molto sentita dai nostri concittadini, che da mesi si battono per la verità sulla Terra dei Fuochi e sulle inadempienze delle Istituzioni pubbliche, visto l’emergenza sanitaria che stanno attraversando i nostri territori.

La Politica che ha inquinato paghi la bonifica vera: tra ilarità, superficialità, incompetenza la storia infinita della Cantarella continua.

Siamo stati i primi fautori a chiedere con ogni forma possibile la bonifica del sito, ma nel tempo i troppi annunci e pochissime azioni hanno determinato un decennio di tanto rumore per nulla e ad oggi la Cantarella non è ancora bonificata.

Che senso può avere oggi acquisire un sito che deve essere solo bonificato?

Noi chiediamo una vera bonifica per la Cantarella ma non con i soldi pubblici dei cittadini di Mondragone destinati per altrui scopo, essa deve venire effettuata in danno a coloro che hanno prodotto questo disastro ambientale: il sistema normativo europeo e italiano è chiaro affermando il principio di legge “Chi inquina paga”, tale principio viene ripreso dalla Direttiva 2004/35/CE; e ancora prima dalla legge nr. 349 del 1986; dal Dlgs 152/2006 TU Ambiente; D.Lgs. 4/2008 art 31.

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