Sagliocco: “Ciaramella? Mi è simpatico”

di Nicola Rosselli

Aversa – Il futuro politico di Aversa, il viatico per questo 2015 incipiente con un’occhiata al passato più o meno recente. Questo il motivo di un incontro avuto con il primo cittadino normanno Giuseppe Sagliocco nel corso del quale gli abbiamo rivolto una serie di domande tutte attuali e inevitabilmente concatenate, tanto che è stato difficile differenziarle.

Nel 2015 ancora Sagliocco? Ancora questa maggioranza?

«Da parte mia tendo a lavorare per questo si verifichi. Si comincia a dire che mi candiderò alle prossime elezioni regionali. Posso dire che se avessi voluto ho avuto già due volte occasione di sedere in consiglio, ma ho, in entrambi i casi, rinunziato per tenere fede ad un impegno che ho con i cittadini aversani che, checché se ne dica, mi hanno votato dandomi la maggioranza. Sono convinto di dover continuare ad amministrare e di farlo con questa maggioranza sicuramente anche perché non credo ce ne siano altre. Penso anche che si possa andare avanti senza problemi. Le prese di distanza di altri, avvenuto tempo fa, cercherò di spiegarle a breve, ma credo che saremo in grado di andare avanti. Qualcuno si è offuscato, incattivito. Forse perché non abbiamo inteso assecondarlo in certi atteggiamenti».

 E con quale programma?

«Continuare sulla strada intrapresa, anche se avremo la possibilità di confrontarci in questo periodo natalizio nel quale cade l’esatta metà della consiliatura. Per via Roma, ad esempio, approveremo il progetto esecutivo dopo che la soprintendenza avrà dato l’ok per quanto riguarda le migliorie indicate dalla ditta ed inizieremo i lavori nei primi giorni del 2015. Avremo, poi Casa Cimarosa, la chiesa dello Spirito Santo, entro fine anno 2014 abbiamo approvato circa 2 milioni per la manutenzione delle strade cittadine. Da non dimenticare il Puc per la cui redazione andremo a costituire l’ufficio di piano. A questo proposito ci siamo anche visti in commissione, ma, comunque, dobbiamo anche continuare confronto con quella che io chiamo la doppia minoranza».

Ma è proprio vero questo dualismo Sagliocco – Ciaramella?

«Assolutamente inesistente. Mimmo mi è cordialmente simpatico. Io non ho pregiudizi e continuo ad andare avanti anche concretizzando quanto iniziato da altri».

Come vede la situazione in seno a Fi?

«Non credo ci sia una frattura. E’ un dato fisiologico. Quando spiegheremo il perché del dissenso che si è creato si vedrà che il dissenso è rispetto ad un metodo. Alcuni, quelli che chiamano i lealisti, hanno scelto di onorare un impegno e continuano ad impegnarsi in questo senso. Altri, invece, amministravano a compartimenti stagni e mal sopportavano controlli. Io credo che l’autonomia sia possibile sino ad un certo punto, necessita la supervisione del sindaco che ci mette la faccia. Qualcuno si è sottratto a questo impegno. Non bisogna ragionare con antitesi, ma con atti. Il vaniloquio fine a se stesso è inutile e deleterio. E’ necessario stoppare questo esercizio perverso fondato solo sulla dialettica, dando precedenza ai fatti. Il degrado è causato anche da chi racconta tutto e il contrario di tutto, bisogna, invece, dire cose suffragate da atti. Una vera e propria rivoluzione culturale. Per chi non è convinto ci sono gli atti. Solo così possiamo guardare al futuro in maniera serena e concreta».

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