“I ragazzi del ’99”, un progetto di studio sulla Prima Guerra Mondiale

di Redazione

A Spasso con la Storia (La Grande Guerra)

Aversa – Accademia Italiana Domenico Cimarosa e Nostos Teatro, le associazioni produttrici dell’originale e fortunato format A Spasso con la Storia, giunto alla nona edizione, propone alle scuole un interessantissimo progetto. La Prima Guerra Mondiale: i ragazzi del ’99, questo il titolo dell’iniziativa, rappresenta un poliedrico sistema didattico volto a favorire il conseguimento di competenze trasversali attraverso l’apprendimento non formale.

Oltre ad incontri “in presenza” presso le scuole aderenti, infatti, è prevista la partecipazione agli spettacoli di A Spasso con la Storia, in programma nel mese di maggio 2015.

Il tema trattato è ad un tempo educativo, coinvolgente, suggestivo, polivalente e l’occasione è offerta dal centesimo anniversario della discesa in campo dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale (24 maggio 1915). “L’intento degli organizzatori – specifica Enzo Maiorca, creatore con Gina Oliva e Giovanni Granatina del fortunato format – non è quello della celebrazione retorica, della commemorazione patriottica, della rievocazione storica fine a sé stessa. A Spasso con la Storia pur non trascurando il momento celebrativo, l’indagine storica, il messaggio didattico ed educativo, intende ricordare innanzitutto che la vittoria nella Grande Guerra ha preteso un tributo enorme in vite umane”.

“Il progetto – aggiunge Gina Oliva di Nostos Teatro – intende porre l’attenzione sulle migliaia di giovani che hanno dato la vita per una Patria che non gli offriva altra scelta, rubandogli il futuro attraverso la coscrizione militare obbligatoria a soli diciotto anni. Cercheremo di entrare nelle vite di quelli che furono chiamati “i ragazzi del ‘99”, leggeremo le loro corrispondenze dal fronte, forme di comunicazione difficilissime, duramente censurate, anni luce distanti dal mondo dei nostri giovani iperconnessi con il mondo. Indosseremo anche lo sguardo del reduce di guerra, vestiremo il suo smarrimento, la perdita di sé stesso nel ritorno ad una realtà ormai deprivata di tutto da distruzione e miseria, stati d’animo paralizzanti che portarono alla nascita della sindrome da stress post traumatico. Ma racconteremo anche il grande fermento che animò quegli anni, i più ricchi di invenzioni tecnologiche e militari: si pensi per esempio ai prodigi nell’aviazione dovuti all’ingegnere italiano Giovanni Caproni. Attraverso i suoi aerei modernissimi scopriremo la storia del Barone Rosso, portentoso pilota tedesco appena ventenne. Il nostro viaggio ci condurrà anche lì dove nacque il primo movimento Futurista tra letterati, pittori, musicisti intenti a dar vita ad un nuovo concetto d’arte. E con la stessa tenace consapevolezza vedremo prender vita le prime forme di lotte pacifiste, di organizzazioni di classe che si oppongono al conflitto e manifestano per la pace”.

Nella migliore tradizione di A Spasso con la Storia, assisteremo, quindi, a una lettura storica, quindi, basata sull’uomo e non sul dato, sul sentimento e non sulla retorica. Un viaggio nel tempo costantemente connesso alla realtà attuale, che mira ad una riflessione critica “sull’ora e sull’allora”, “affinché i giovani di questo nostro tempo minacciato dal demone di una terza guerra mondiale della ragione – conclude Giovanni Granatina, curatore della regia teatrale ed dei testi – possano “sentire a fior di pelle” la necessità della pace. Pace intesa anche come accordo con l’ambiente che ci circonda, come manifestazione di una conoscenza profonda, di un amore e di un rispetto che porti alla rivalutazione della terra che ci ospita”.

A tal proposito emblematica diventa l’importanza del luogo scelto per questa nuova edizione di A Spasso con la Storia: la Balzana – ex attività produttiva della Cirio, un bene confiscato alla criminalità organizzata che attende un’idonea destinazione. Favorirne la conoscenza significa stimolare nei giovani la curiosità critica intorno al problema dello sfruttamento legale e produttivo dei beni confiscati alle mafie, incoraggiare un concreto impegno civile, appropriarsi realmente del concetto di legalità.

Un appuntamento che prevede il completo coinvolgimento degli studenti di ogni ordine e grado e al quale molte scuole hanno già avuto modo di partecipare mostrando piena soddisfazione.

Informazioni dettagliate possono essere reperite chiamando la dottoressa Olga Brandi al numero dedicato 342 17 20 033.

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