Nobel per la Fisica 2014: premiati gli inventori del LED

di Stefania Arpaia

 Stoccolma. Sono tre giapponesi i vincitori del premio Nobel per la Fisica, inventori del “light emitting diode”. Si tratta di Isamu Akasaki, Hiroshi Amano e dello statunitense di origine giapponese Shuji Nakamura, ingegneri e professori presso prestigiose università.

Menti brillanti che hanno collaborato alla creazione di diodi emettitori di luce blu, i cosiddetti LED, che permetterebbero di ottenere fonti di luce bianca a risparmio energetico.

Si tratterebbe di una luce rispettosa per l’ambiente, in grado di sfruttare le proprietà ottiche di più materiali. In realtà questo tipo di luce esisterebbe da decenni, ma i fisici avrebbero realizzato lampade e altri sistemi di illuminazione che consumerebbero pochissima energia elettrica, e che durerebbero anni, prima di richiedere una loro sostituzione.

Grande la sorpresa per i vincitori, non inseriti tra i favoriti. Forte la delusione per Peidong Yang, candidato per lo sviluppo del laser a nanofilo; e per Yoshinori Tokura, Ramamoorthy Ramesh e James F. Scott che, nel campo dei materiali ferroelettrici e multiferroici, avevano realizzato un’innovazione capace di aumentare memoria e prestazioni dei dispositivi elettromagnetici.

Candidati al Nobel anche Charles L. Kane, Laurens W. Molenkamp e Shoucheng Zhang, per le loro ricerche sugli isolanti topologici, materiale che internamente si comporta come un isolante elettrico ma che sulla superficie manifesta stati conduttivi; e Jacob Barnett, che ha proposto una riscrittura della relatività di Einstein.

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